Vita Chiesa
CEI, PROLUSIONE RUINI: REFERENDUM, L’UNICA VIA PER OPPORSI AL PEGGIORAMENTO DELLA LEGGE È L’ASTENSIONE
“L’unica via per opporsi effettivamente al peggioramento della legge è quella della non partecipazione al voto, mentre il votare no, dato che contribuisce al raggiungimento del quorum, di fatto è un aiuto, sia pur involontario, ai sostenitori del referendum”. Lo ha detto il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, che ha dedicato la parte finale della sua prolusione alla 54a Assemblea generale dei vescovi italiani all’imminente appuntamento referendario del 12 e 13 giugno. “È ormai molto vicino il referendum riguardante la procreazione assistita”, ha detto Ruini, ricordando che “la nostra posizione in merito è nota ed è quella indicata anche dal Comitato Scienza e Vita: siamo cioè per una consapevole non partecipazione al voto, che ha il significato di un doppio no, ai contenuti dei quesiti sottoposti a referendum, che peggiorano irrimediabilmente e svuotano la legge, riaprendo in larga misura la porta a pericolosi vuoti normativi, e all’uso dello strumento referendario in una materia tanto complessa e delicata. Non si tratta dunque in alcun modo di una scelta di disimpegno, ma al contrario di opporsi in maniera netta ed efficace a una logica che a prescindere dalle intenzioni dei suoi sostenitori mette in pericolo i fondamenti umani e morali della nostra civiltà”.
I vescovi, in particolare, si dichiarano preoccupati per “le notizie di sperimentazioni condotte sugli embrioni a prescindere dal loro carattere umano”, che “confermano la necessità di norme che regolino questa materia in rapido sviluppo: senza di esse arriveremo, probabilmente prima del previsto, a risultati che suscitano orrore e paura”. Secondo la Cei “esistono invece alternative precise, come quelle basate sulle cellule staminali ottenute senza sopprimere embrioni, che hanno già dato, a differenza dalle altre, risultati clinici concreti”.
Il testo integrale della Prolusione del card. Ruini alla 54ª Assemblea Cei (30 maggio 2005)