Il XXV Congresso eucaristico nazionale (Cen) e la Giornata mondiale della gioventù (Gmg). Sono gli eventi ecclesiali da cui è partito il card. Angelo Bagnasco nella sua prolusione al Consiglio episcopale permanente (testo integrale), riunito a Roma da oggi al 29 settembre. Riferendosi al Cen, il cardinale ha ricordato che in nessuno dei suoi momenti abbiamo vissuto staccati dal mondo, dal nostro Paese, dalla società di cui siamo parte. Anzi, è stato celebrato facendo memoria del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma prima ancora l’avevamo voluto per rinnovare la nostra consegna all’Eucaristia quale mistero d’amore che, unendoci intimamente a Gesù, ci apre ai fratelli. Potremmo dire che davvero abbiamo inteso portare là dove pubblicamente si è posto il centro irradiante della nostra fede tutta l’Italia e tutti gli italiani. E i cinque ambiti esistenziali trattati nelle giornate hanno messo in risalto l’osmosi’ possibile, ma anche esaltante, tra il mistero che celebriamo e le dimensioni dell’esistenza quotidiana. Per la Gmg, invece, il presule si è soffermato sulla massiccia affluenza, come pure sulla qualità della partecipazione: i giovani che hanno invaso Madrid hanno determinato ancora una volta un’invasione non solo pacifica, ma anche pacificante rispetto a un contesto attraversato da varie tensioni.In Spagna si è registrata un’ondata giovanile per gran parte nuova, ma non ripetitiva delle precedenti. È stato osservato ha aggiunto il card. Bagnasco che questa è la generazione giovanile scaturita dalle Gmg di Benedetto XVI. Il che risulta vero non solo per il fattore anagrafico, ma per la corrente di simpatia che distintamente contrassegna il suo relazionarsi a questo Papa, il quale ha ormai impresso alla formula delle Gmg un’inflessione di particolare cura nella preparazione personale e nell’esperienza sacramentale, comprensiva dell’adorazione eucaristica a scena aperta, quale gesto di riconoscimento plenario della signoria di Dio realmente presente. Ma come s’inseriscono questi eventi eccezionali nella vita quotidiana? Essi, ha evidenziato, devono concorrere alla rigenerazione del soggetto cristiano, dal momento che le nostre comunità sono chiamate a un continuo itinerario di conversione. Allargando lo sguardo oltre i confini ecclesiali, nel cuore dell’estate ha sottolineato Bagnasco si è esplicitato un contrasto stridente tra ciò che avveniva per le vie di Madrid e certe turbolenze in atto nel mondo che hanno sempre visto i giovani protagonisti indiscussi. Avvertendosi tagliati fuori dai luoghi decisionali in cui si vanno affrontando i problemi dell’assetto economico e non solo, i giovani ha affermato manifestano la loro incomprimibile esistenza. (Sir)