Inutile che nasconda la mia totale sorpresa per questa nomina. Eppure, proprio per questo, desidero innanzitutto esprimere la mia adesione interiore a quanto mi è chiesto e la gratitudine per la fiducia riposta nella mia persona da Benedetto XVI. Così mons. Mariano Crociata, nuovo segretario generale della Conferenza episcopale italiana, commenta l’incarico ricevuto, dandone notizia alla diocesi di Noto, della quale è attualmente vescovo. Il nuovo incarico dice mons. Crociata è più in fatto di Chiesa che un momento della vicenda personale. Un fatto di Chiesa perché il servizio che mi è chiesto, in comunione anche operativa con il Papa, primate d’Italia, e in strettissima collaborazione con il presidente della Conferenza, è servizio alla comunione stessa tra le Chiese e distintamente tra i pastori d’Italia. Il cammino che la nostra Chiesa ha compiuto, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II ha visto riscoprire e crescere insieme il senso della Chiesa particolare con il proprio pastore nella comunione di tutte le Chiese e dei loro vescovi attorno e in obbedienza al successore di Pietro e pastore della Chiesa universale. Le Conferenze episcopali, ai vari livelli territoriali, esprimono la comunione nella sua dimensione pastorale, coordinando attività e iniziative che consentono alle Chiese di meglio svolgere l’unica missione di annuncio, di santificazione e di testimonianza. Nel commentare la nomina a segretario generale della Conferenza episcopale italiana, mons. Crociata sottolinea come oggi ci rendiamo conto che il collegamento pastorale tra le diocesi, attuato attraverso le Conferenze, ha raggiunto anche livelli complessi di organizzazione il cui vantaggio per la vita pastorale delle Chiese è sotto gli occhi di tutti; proprio a tale scopo esso richiede una attenzione e una dedizione tanto maggiori quanto rilevante è il bene spirituale e pastorale del popolo cristiano al cui servizio è stato istituito. Con questa consapevolezza ecclesiale e pastorale mi dispongo ad accogliere il nuovo servizio, di umile cooperatore alla coesione e al lavoro collegiale dei vescovi delle diocesi d’Italia, servizio che intendo come richiesta a svolgere in forma nuova il ministero episcopale che mi è stato conferito poco meno di un anno fa. Pensando alla diocesi di Noto, mons. Crociata invita a leggere questo passaggio come un segno di Dio. E Dio non prova senza incoraggiare e aprire il futuro verso nuove e non immaginate possibilità. Cinquantacinque anni, docente della Facoltà teologica siciliana, mons. Crociata è stato nominato 10° vescovo di Noto il 16 luglio 2007. Lì è stato consacrato il 6 ottobre dello scorso anno, dopo essere stato a lungo vicario generale della diocesi di Mazara del Vallo.Sir