“L’attuale contingenza – dichiara il presidente della Fondazione, Giovanni Bruno – ci sta mettendo a dura prova e presto potrebbero risentirne le oltre 7.500 strutture caritative con noi accreditate che sostengono circa 1.500.000 di persone. Le nostre spese per far fronte alla situazione aumentano. Se continuerà così, saremo messi in grave difficoltà e costretti, presumibilmente, a ridurre l’attività”.Il sostegno della Chiesa italiana vuol essere un segno concreto di prossimità, oltre che un invito a tutti a non cedere alla paura e alla diffidenza verso il prossimo. La fede, la speranza e la carità ci chiamano a una nuova fantasia, con cui affrontare insieme l’emergenza e le sue conseguenze.