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Cei: il comunicato finale del Consiglio Permanente
Conferenza Episcopale Italiana
CONSIGLIO PERMANENTE
Roma, 19 – 21 marzo 2018
COMUNICATO FINALE
Una modalità nuova ha scandito lo svolgimento della sessione del Consiglio Episcopale Permanente, riunito a Roma da lunedì 19 a mercoledì 21 marzo, sotto la guida del Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia–Città della Pieve e Presidente della CEI. La prolusione, che tradizionalmente apriva i lavori, è stata sostituita da una breve introduzione che – a partire dai punti dell’ordine del giorno e da un rapido sguardo all’attualità sociale – ha offerto alcuni spunti per favorire il confronto tra i Vescovi. Tale schema è stato introdotto nel desiderio di procedere in maniera più sinodale, con l’attenzione a valorizzare appieno gli interventi di ogni Pastore, espressione a sua volta del passaggio previo nelle rispettive Conferenze Episcopali Regionali. Al termine dei lavori, è stato lo stesso Cardinale Presidente a tracciare una sintesi conclusiva, con cui ha restituito la ricchezza maturata nel discernimento collegiale, soffermandosi essenzialmente attorno all’esito della recente tornata elettorale.
I Vescovi hanno ripreso e approfondito la proposta di un incontro di riflessione e spiritualità per la pace nel Mediterraneo. Hanno approvato un documento, sotto forma di Lettera alle comunità, delle Commissione Episcopale per le migrazioni. Ai membri del Consiglio Permanente è stata condivisa una comunicazione sul percorso che le Diocesi stanno facendo con i giovani sullo fondo del prossimo Sinodo dei Vescovi.
In questo clima, il Consiglio Permanente ha approvato il programma della prossima Assemblea Generale ordinaria (Roma, 21 – 24 maggio 2018) e una proposta tematica per l’Assemblea Generale straordinaria, che si svolgerà in autunno (Roma, 12 – 15 novembre 2018).
Il Consiglio Permanente ha accolto la proposta di ripartizione dei fondi dell’otto per mille che perverranno nel 2018 e che verrà sottoposta all’approvazione della prossima Assemblea Generale. Ha, inoltre, preso in esame una serie di adempimenti in vista della prossima Assemblea Generale; ha stabilito il Presidente del Comitato per i Congressi Eucaristici Nazionali e la città in cui celebrarlo; ha provveduto ad alcune nomine; ha approvato il calendario delle attività della Conferenza Episcopale Italiana per il prossimo anno pastorale. Infine, ha rilanciato la Colletta per la Terra Santa.
Il dovere di governare
Tra inverno e primavera: il discorso con cui il Cardinale Presidente ha concluso mercoledì 21 marzo il Consiglio Permanente ha raccolto essenzialmente attorno a questi due poli il confronto maturato fra i Vescovi in merito allo scenario apertosi nel Paese all’indomani delle elezioni dello scorso 4 marzo.
Il Card. Bassetti ha riconosciuto la coda di un inverno sociale nella paura del futuro («legata al tasso di disoccupazione dei giovani, al livello di impoverimento delle famiglie, al senso di abbandono che umilia le periferie») come in quella dell’immigrato («indice spesso di chiusure su cui rischia di attecchire una forma di involuzione del principio di nazionalità»). L’inverno – ha aggiunto – «si acutizza in un disagio che alla lunga diventa risentimento, litigiosità, rabbia sociale», come pure nella «disaffezione profonda e diffusa che investe l’inadeguatezza della politica tradizionale, rispetto alla quale ha avuto buon gioco una nuova forma di protagonismo e di consenso dal basso, attivo e diffuso, anche se esso non è ancora prova di autentica partecipazione democratica».
Dopo aver messo in guardia circa l’assenza di facili soluzioni per uscire dalla notte invernale, il Presidente della CEI ha fatto appello alla necessità di «ritrovare una visione ampia e condivisa, un progetto-Paese che – dalla risposta al bisogno immediato – consenta di elevarsi al piano di una cultura solidale».
Su tale fronte ha assicurato la presenza operosa della Chiesa, dopo aver anche riconosciuto come «a volte l’inverno si presenti pure con il volto di una fede che incide poco», perché «dissociata dal giudizio sulla realtà sociale e dalle scelte conseguenti».
Si è, quindi, fatto interprete di «una Chiesa che si riconosce nella tradizione democratica del Paese» e avverte «la responsabilità di contribuire a mantenerlo unito», portando avanti «un lavoro educativo e formativo appassionato».
Ne è scaturito – alla vigilia dell’avvio ufficiale della nuova Legislatura – «l’invito al dialogo sociale» e il riferimento alla Carta costituzionale e ai suoi valori, «in nome dei quali alte cariche dello Stato, come umili servitori, hanno saputo dare la vita».
Infine, tornando sull’esito del voto elettorale, il Cardinale ha ricordato ai partiti «non solo il diritto, ma anche il dovere di governare e orientare la società». Per questo ha chiesto che «il Parlamento esprima una maggioranza che interpreti non soltanto le ambizioni delle forze politiche, ma i bisogni fondamentali della gente, a partire da quanti sono più in difficoltà».
Il Cardinale Presidente ha rivolto, infine, un pensiero al Santo Padre, sottolineando come per tutte le Chiese che sono in Italia il quinto anniversario del pontificato di Papa Francesco sia «motivo di profonda gratitudine, nella consapevolezza di dover proseguire con rinnovato impegno il cammino pastorale da lui proposto».
Cammino di maturità
Un tempo di convocazione e condivisione è quello che caratterizzerà l’esperienza estiva di decine di migliaia di giovani italiani che animeranno a livello territoriale decine di pellegrinaggi di fede; un’esperienza che culminerà a Roma nell’incontro con il Santo Padre (11–12 agosto).
Il cammino verso il Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre (I giovani, la fede e il discernimento vocazionale), si sta così rivelando un’opportunità che vede le Diocesi italiane dedicare un importante lavoro di ascolto delle nuove generazioni e, allo stesso tempo, di dialogo con le istituzioni locali formative e lavorative.
A tale riguardo, nella comunicazione offerta ai membri del Consiglio Permanente si è sottolineata la responsabilità degli adulti nel testimoniare ai giovani ragioni di vita; la centralità dei legami e degli affetti, quali via di un riconoscimento in forza del quale il Vangelo può ancora esprimere il fascino di qualcosa di autenticamente umano; la consapevolezza che la maturità verso la quale le nuove generazioni sono incamminate cresce nella disponibilità a restituire, a prendersi cura, al rinunciare a favore di altri.
In primo piano è stato richiamato anche il tema della paternità del presbitero e l’attenzione a costruire alleanze educative con le diverse agenzie che insistono sul territorio.
3. Le Chiese per un Mediterraneo di pace
La proposta avanzata dal Cardinale Presidente di promuovere un Incontro di riflessione e spiritualità per la pace nel Mediterraneo è stata ripresa, condivisa ed approfondita nei lavori del Consiglio Permanente. I Vescovi hanno sottolineato la necessità che tale iniziativa sia pensata secondo un progetto aperto e inclusivo, da svilupparsi nel tempo; un processo da avviare con la costituzione di un Comitato che possa elaborare contenuti e programmi, a partire innanzitutto da un censire e abbracciare con visione unitaria le iniziative già in atto. Il Consiglio, che si è fatto interprete del dramma di decine di migliaia di morti nel Mediterraneo, intende valorizzare le Chiese che su questo mare si affacciano, ponendosi in ascolto attento della loro provata testimonianza. Lo scambio di informazioni, il dialogo e il servizio alla pace rimangono le finalità di un incontro che si vuole abbia la cifra della profezia.
Accanto alla dimensione di incontro fraterno e pastorale tra Vescovi, si è posta attenzione alla possibilità di coinvolgere nell’iniziativa anche le nuove generazioni.
4. Lettera alle parrocchie dalla CEMI
A venticinque anni dal documento “Ero forestiero e mi avete ospitato”, il Consiglio Permanente ha approvato una Lettera alle parrocchie, predisposta dalla Commissione Episcopale per le Migrazioni, per aiutare le comunità a passare dalla paura all’incontro, dall’incontro alla relazione, dalla relazione all’interazione e all’integrazione.
Il testo intende condividere una riflessione sul tema dell’immigrazione per non far mancare una parola di aiuto al discernimento comunitario, di stimolo a rendere la fede capace, ancora una volta, di incarnarsi nella storia, di gratitudine e di incoraggiamento a quelle comunità che hanno già accolto.
5. Varie
Nel corso della presente sessione primaverile, il Consiglio Permanente ha approvato l’ordine del giorno dell’Assemblea Generale, che si svolgerà in Vaticano, nell’Aula del Sinodo, da lunedì 21 a giovedì 24 maggio prossimi e che sarà aperta dall’intervento del Santo Padre in dialogo con i Vescovi. In particolare, il confronto tra i membri del Consiglio ha contribuito ad approfondire contenuti e modalità di svolgimento del tema principale dei lavori (Quale presenza ecclesiale nell’attuale contesto comunicativo): si intende riflettere a partire dalla cultura disegnata dalla rivoluzione digitale, che ha trasformato non soltanto il modo di comunicare – imponendo una riorganizzazione dei media tradizionali – ma anche quello di pensare, di vivere e relazionarsi. Una particolare attenzione si richiede che venga riservata alla rivalutazione del “Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa” – specialmente per lo sguardo educativo che l’attraversa – e agli spunti emersi nel Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze.
Il Consiglio Permanente ha, inoltre, messo a fuoco le tematiche che caratterizzeranno l’Assemblea Generale straordinaria, che si svolgerà pure a Roma, presso l’Aula del Sinodo in Vaticano, da lunedì 12 a giovedì 15 novembre 2018. I lavori si concentreranno essenzialmente sull’approvazione complessiva della terza edizione italiana del Messale Romano, all’interno di una riflessione più ampia sulla qualità della vita liturgica delle Diocesi. Accanto a questo tema principale, si affronterà anche la presenza e il servizio nella pastorale di presbiteri diocesani non italiani. L’intento è quello di sviluppare un’accoglienza che sia sempre meglio inserita in una progettualità e in uno spirito di autentica cooperazione missionaria tra le Chiese.
Il Consiglio Permanente ha approvato la proposta – che sarà sottoposta alla prossima Assemblea Generale – di una bozza volta ad aggiornare il Decreto generale della CEI del 1999 in materia di Disposizioni per la tutela del diritto alla buona fama e alla riservatezza.
Alla vigilia della Settimana Santa, i Vescovi hanno fatto proprio l’appello della Congregazione per le Chiese Orientali con cui viene raccomandato a tutte le comunità ecclesiali di partecipare alla Colletta del Venerdì Santo per la Terra Santa, come pure di continuare la tradizione dei pellegrinaggi, anche quale forma concreta di vicinanza e sostegno ai cristiani che vivono in Medio Oriente.
In vista dell’approvazione da parte della prossima Assemblea Generale, il Consiglio Permanente ha approvato la proposta di ripartizione – rispettivamente negli ambiti della carità, del sostentamento del clero e delle esigenze di culto e pastorale – dei fondi dell’otto per mille che perverranno nel 2018; ha esaminato il Regolamento applicativo concernente la concessione di contributi finanziari della CEI per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto; ha approvato alcuni adempimenti conseguenti alla revisione delle Norme circa il regime amministrativo dei tribunali ecclesiastici italiani in materia matrimoniale.
Infine, ha approvato il calendario delle attività della Conferenza Episcopale Italiana per l’anno pastorale 2018 – 2019.
6. Nomine
Nel corso dei lavori, il Consiglio Episcopale Permanente ha provveduto alle seguenti nomine:
– Presidente del Comitato per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose: S.E.R. Mons. Ignazio Sanna, Arcivescovo di Oristano.
– Presidente del Comitato per i Congressi Eucaristici Nazionali: S.E.R. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera – Irsina.
– Presidente del Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto: S.E.R. Mons. Stefano Russo, Vescovo di Fabriano – Matelica.
– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici polacchi in Italia: Mons. Jan Antoni Główczyk (Tarnów, Polonia).
– Coordinatore Nazionale della pastorale dei cattolici ungheresi in Italia: Mons. László Németh (Esztergom-Budapest, Ungheria).
– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici romeni di rito latino in Italia: Mons. Anton Lucaci (Iaşi, Romania).
– Coordinatore Nazionale della pastorale dei cattolici srilankesi in Italia: Mons. Joseph Neville Perera (Colombo, Sri Lanka).
– Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici africani di lingua inglese in Italia: Don Matthew Eze Otuosorochukwu (Orlu, Nigeria).
– Consulente ecclesiastico nazionale dell’Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione (AIART): Don Walter Insero (Roma).
Nella riunione del 19 marzo 2018, la Presidenza ha proceduto alle seguenti nomine:
– Membri del Comitato per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose: Prof. Don Massimo Epis (Bergamo); Prof.ssa Sr. Mary Melone, sfa; Prof. Don Massimo Naro (Caltanissetta); Prof. Don Antonio Sabetta (Termoli – Larino).
– Co-Presidente dell’Osservatorio centrale per i beni culturali di interesse religioso di proprietà ecclesiastica: S.E.R. Mons. Stefano Russo, Vescovo di Fabriano – Matelica.
– Delegato Nazionale per i Congressi Eucaristici Internazionali: S.E.R. Mons. Claudio Maniago, Vescovo di Castellaneta, Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia.
Roma, 21 marzo 2018