Papa Francesco

Cei, domenica 30 giugno si celebra la Giornata per la Carità del Papa

Si tratta di un appuntamento tradizionale che, attraverso le offerte raccolte durante le celebrazioni eucaristiche, permette di sostenere papa Francesco nel suo intervento generoso nelle situazioni di bisogno, personali e comunitarie

Domenica 30 giugno, il giorno dopo la solennità dei santi Pietro e Paolo, la Chiesa in Italia celebra la Giornata per la Carità del Papa. Si tratta di un appuntamento tradizionale che, attraverso le offerte raccolte durante le celebrazioni eucaristiche, permette di sostenere Papa Francesco nel suo intervento generoso nelle situazioni di bisogno, personali e comunitarie. “L’immagine della Chiesa ‘ospedale da campo’ resta sempre impressa nella nostra mente e nei nostri cuori, chiedendo di essere concretizzata. Questo, ancora una volta, ci stimola a fare la nostra parte per raggiungere i più bisognosi, anche grazie alla carità del Papa”, scrive mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e Segretario generale della Cei, in una lettera inviata a tutte le parrocchie italiane assieme ad Avvenire e alla locandina dell’evento. “La raccolta – aggiunge Mons. Baturi – si apre anche alla creatività delle nostre comunità immaginando occasioni e momenti di incontro per sensibilizzare i parrocchiani e le persone che guardano alla Chiesa con rispetto e interesse”.

La Giornata, sottolinea il Segretario generale della Cei, diventa così un modo per portare “lontano la chiamata del Papa alla speranza”. Soprattutto in un momento in cui “sentiamo il bisogno di rivolgerci a Dio implorando il dono della pace, accogliendo nel nostro cuore il dolore inaudito dei popoli che patiscono nella loro quotidianità lo scempio di operazioni belliche di incomprensibile violenza”. Il Pontefice, spiega Mons. Baturi, “ci educa a non perdere mai la speranza, l’irrinunciabile materia prima di cui tutta l’umanità oggi ha più che mai bisogno, e per molteplici ragioni: dall’attesa di futuro dei giovani al loro sogno frustrato di generare nuova vita, dagli anziani sempre più soli e scartati alle famiglie povere che chiedono condizioni dignitose”. “La Chiesa – conclude – si muove nella storia come una comunità spirituale, che non vuole sottrarsi alle sfide del suo tempo”.