Vita Chiesa
CEI, CONSIGLIO PERMANENTE, MONS. BAGNASCO: LA CHIESA È ALLEATA DELL’UOMO E A TUTTI SI RIVOLGE
La mia nomina da parte del Santo Padre, se per un verso sollecita il sentimento della mia vivissima, intima gratitudine per il gesto di totale benevolenza che egli ha avuto per me, per l’altro verso non può non segnalare il particolare legame che unisce la nostra Conferenza con il successore di Pietro. Così il presidente della Cei, mons. Angelo Bagnasco, ha iniziato la sua prolusione ai lavori del Consiglio episcopale permanente che, iniziati oggi a Roma, proseguiranno fino al 29 marzo. Mons. Bagnasco ha ricordato l’attaccamento singolare che unisce la Chiesa italiana al Papa: La Provvidenza ha disposto che fossimo i testimoni ravvicinati, e dunque in qualche modo privilegiati, della missione pontificale; che avessimo da godere di una premura assidua e di un magistero particolarmente sollecito proprio nei nostri confronti. È questo forse ha aggiunto che spiega l’accorrere inesausto della nostra gente alla sede di Pietro. Un legame che spinge verso l’impegno a mantenere vivo e a sviluppare sempre di più nel popolo italiano il senso della fede che, nonostante difficoltà e fatiche, porta a quel Gesù storico che chiamò a sé gli apostoli per inviarli poi a tutte le genti.
La Conferenza episcopale italiana, secondo il suo Statuto, è segno autentico e autorevole di comunione delle Chiese particolari che sono in Italia. Una caratteristica richiamata da mons. Bagnasco, che si è detto intimamente convinto che il presidente, il segretario generale e l’organizzazione centrale della Cei operano tanto più utilmente ed efficacemente quanto più si attengono alla definizione che di questi ruoli è stata data nello Statuto stesso, senza mai eccedere o abbondare rispetto a quella struttura di servizio che è stata preziosamente delineata. Il presidente della Cei si è poi soffermato su principi e orientamenti che richiedono anche in questa stagione una costante attenzione e una concreta volontà, quali il rispetto rigoroso della funzione dei vescovi nelle proprie diocesi, l’esercizio effettivo della responsabilità collegiale nelle scelte che afferiscono al cammino della Conferenza nazionale, la sua articolazione interna e la valorizzazione delle nostre conferenze episcopali regionali, evidenziando anche come tra i temi più insistentemente raccomandati dalla Santa Sede alle conferenze episcopali ci sia quello dei rapporti con l’autorità civile.