Vita Chiesa
CEI, APERTO A PALERMO PERCORSO VERSO VERONA 2006; COMUNICAZIONE, MISSIONE E SPERANZA LE PRINCIPALI ATTENZIONI
“Per la nuova evangelizzazione e per il rinnovamento della società” occorre “una fioritura di santità”. Così il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Betori, inaugurando oggi a Palermo il convegno su “Ricorda, racconta, cammina: da Palermo 1995 a Verona 2006” (fino al 27 novembre).
L’incontro, promosso dalla Cei e dalla Facoltà teologica di Sicilia, dà il via al percorso nazionale itinerante di preparazione al IV Convegno ecclesiale nazionale in programma a Verona (16-20 ottobre 2006) su “Testimoni di Gesù risorto speranza del mondo”. Proprio a Palermo si svolse nel 1995 il I Convegno ecclesiale, ed è a partire “dagli elementi emersi nell’arco dei due lustri che ci separano” da quell’evento “e dai numerosi scenari ad esso correlati – ha rilevato mons. Betori – che vanno compresi gli obiettivi di fondo di Verona 2006”. Un appuntamento, ha sottolineato, “che ci chiama” a “prendere coscienza che evangelizzare è anzitutto annunciare una Parola che deve collocarsi all’interno di un atteggiamento che comporta stili di vita, modalità di esposizione, coinvolgimento di persone, penetrazione in ambienti diversi, e anche problemi di rapporti istituzionali”.
Per il segretario generale Cei “non basta aggiornare i programmi pastorali, i linguaggi, gli strumenti della comunicazione; non bastano neppure le attività caritative”; “la risorsa più necessaria” per “la nuova evangelizzazione e per il rinnovamento della società” è costituita da “uomini e donne nuovi, immersi nel mistero di Dio e inseriti nella società, santi e santificatori”.
“Il tema della comunicazione del Vangelo” alla luce degli “orientamenti pastorali decennali” e “della decisa ‘missionarietà’ chiesta dalla condizione presente”; “la prospettiva della speranza, in cui il Vangelo è risposta alle attese dell’uomo” e “opera una radicale novità nel vissuto dei singoli e, per loro tramite, della società”; “la necessità di dare un contenuto sostanziale al riferimento alla coscienza personale e all’ethos collettivo”: queste per il segretario generale della Cei mons. Betori le principali “attenzioni” che confluiranno nell’evento. “Non a caso – ha rimarcato – il cammino verso Verona viene ritmato dalla lettura della prima lettera di Pietro, che verrà consegnata nei vespri che aprono il tempo d’Avvento”.