Toscana

CDE: ALL’AUTORITÀ NAZIONALE PALESTINESE LO STATUTO DI OSSERVATORE ALL’APCE

Grande soddisfazione della delegazione palestinese per lo statuto speciale di osservatore all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. La Commissione politica dell’organismo di Strasburgo, riunita oggi a Caserta, ha approvato la relazione del deputato olandese Timy Kox che suggeriva di accogliere la richiesta del Palestinian National Council (Autorità nazionale palestinese) di potere accedere ai lavori dell’Apce con lo statuto di “Partner per la Democrazia”, da poco concesso anche al Marocco. Il provvedimento diventerà esecutivo dopo il dibattito alla sessione dell’Assemblea in programma dal 3 al 7 ottobre prossimi a Strasburgo. Secondo Kox, la delegazione palestinese ammessa ai lavori e ai dibattiti del Consiglio d’Europa “potrà assimilare più in fretta i principi fondamentali della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani”. “Non si tratta – ha spiegato – di un premio conferito alla Palestina, ma di un’opportunità per allacciare un nuovo tipo di rapporti con Israele, basati sul dialogo e il reciproco rispetto”. “I benefici della delegazione palestinese a Strasburgo, che non avrà diritto di voto, come nessuno dei Paesi osservatori – ha sottolineato -, saranno poi trasmessi anche ai cittadini, che potranno quindi affrontare i problemi che, obiettivamente, li assillano, da una diversa e migliore prospettiva”. Lo statuto di “Partner per la Democrazia” non è molto diverso da quello di osservatore di cui beneficiano sei Paesi (Giappone, Canada, Stati Uniti, Messico, Israele e Santa Sede); tuttavia, non essendo la Palestina uno Stato sovrano si è dovuto fare ricorso a questa dizione speciale. Lo statuto conferitole oggi dovrà essere ratificato dall’Assemblea di Strasburgo durante la sessione che inizierà il prossimo 3 ottobre. Da diverso tempo, fa sapere una nota del CdE, “la Palestina sta perorando un analogo riconoscimento presso l’Assemblea delle Nazioni Unite. Adesso il riconoscimento di Strasburgo può certamente sollecitare l’iter della richiesta palestinese all’Onu”. Cinque i parlamentari che rappresentano l’Anp a Caserta. “Siccome in seguito ai moti di rivolta chiamati ‘Primavera araba’ l’Europa avrà interesse a prendere coscienza delle esigenze degli arabi – ha affermato il capogruppo Kader -, ora i problemi che noi tentiamo di evidenziare da tanto tempo saranno finalmente presi in considerazione”. “Ciò che vogliamo – ha precisato – è la pace nella regione, buone relazioni con i Paesi vicini e con Israele, e poter assicurare ai nostri figli un avvenire più sicuro e meno violento”.Rafforzare e sviluppare le istituzioni democratiche, l’indipendenza del sistema giudiziario e la lotta contro ogni forma di corruzione; indire nei Territori palestinesi libere elezioni presidenziali e politiche entro il 2012. Sono le principali condizioni che il Consiglio d’Europa chiede al Palestinian National Council (Pnc – Consiglio nazionale palestinese). Altre misure considerate essenziali per il godimento dello statuto di “Partner per la democrazia” – simile a quello di osservatore di cui tuttavia la Palestina non può godere non essendo uno Stato sovrano – sono la sospensione di qualsiasi atto di violenza, il riconoscimento a Israele del diritto di esistere, la condanna del terrorismo, l’abolizione della pena di morte, la libertà di espressione e la liberazione immediata del soldato israeliano Gilad Shalit. Per la futura delegazione all’Assemblea di Strasburgo il Pnc dovrà designare tre membri effettivi e altrettanti supplenti. (Sir)