Incentivare lo scambio tra le conferenze episcopali per migliorare l’intervento della Chiesa in materia di abusi sessuali su minori. E’ la necessità ravvisata dai segretari generali del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) che, ieri a Roma, hanno chiuso il loro incontro annuale. Nel comunicato finale dell’incontro, diffuso oggi dal Ccee, si legge che i vescovi hanno affrontato anche la questione degli abusi su minori da parte di sacerdoti o di religiosi grazie alla riflessione di mons. Luís Ladaria e di mons. Robert Deeley, della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nel corso del confronto si legge nella nota – dopo aver rilevato la necessità di riconoscere la drammaticità del problema, è emerso l’importanza di affrontare il problema con serietà. Anche in questo ambito, è necessario avere uno scambio tra le conferenze episcopali per migliorare l’intervento della Chiesa in questo settore. La questione è stata affrontata con serietà, trasparenza e drastici provvedimenti. È palese afferma il Ccee – il desiderio delle Conferenze episcopali di seguire il modo con cui il Papa sta affrontando la questione. Impressiona le misure messe in campo da alcune conferenze episcopali per fare fronte al problema, per prevenire ulteriori casi di abuso e per sostenere ed accompagnare le vittime e le loro famiglie di simili drammi di cui la condanna è stata unanime. Al termine del loro incontro annuale, che si è svolto dal 10 al 13 giugno a Roma, su Le sfide della collaborazione ecclesiale: rapporti interni alla Chiesa, rapporti con gli Stati e rapporti con l’opinione pubblica, i segretari generali del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee), hanno voluto riaffermare la loro comunione con Pietro ed il suo ministero. Nel comunicato finale dei lavori, diffuso oggi dal Ccee, si legge che l’anno sacerdotale è stato un’occasione privilegiata per la Chiesa per riflettere innanzitutto sulla vocazione, la vita, la spiritualità e il ministero del sacerdote. Il tema della collaborazione tra le conferenze episcopali e la Santa Sede per una maggiore efficacia dell’azione pastorale della Chiesa, riferisce il Ccee, è stata ribadita da mons. Ettore Balestrero, Sotto-Segretario per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. La Chiesa cattolica, risponde al suo Signore, proprio collocandosi al servizio dell’intero genere umano ha affermato – questo è il motivo per cui la Chiesa sente di dover portare il messaggio di salvezza di Gesù Cristo in tutti gli ambiti in cui l’uomo è presente.Altro punto toccato nell’incontro il rapporto della Chiesa con i media e l’opinione pubblica affrontato da padre Federico Lombardi, Direttore della Sala Stampa Vaticana e da mons. Domenico Pompili, portavoce della Cei. Per p. Lombardi, è importante che le conferenze episcopali si rendano contro della globalizzazione dell’informazione. Quanto avviene a livello locale ha immediatamente una sua ripercussione a livello internazionale e viceversa. Per Mons. Pompili è grande il rischio di trasmettere e lasciare trasmettere un’immagine stereotipata della Chiesa: bisogna invece aver il coraggio di rifiutare questo ruolo stereotipato e privilegiare la bellezza e la forza della testimonianza anche attraverso l’uso dei nuovi media.Sir