Toscana

CAVRIGLIA, PRIMA GIORNATA DIGIUNO TV, ESPERIMENTO PER 74 RAGAZZI

Ha dormito fino all’ultimo minuto possibile, poi si è alzato, di corsa, si è lavato, colazione e via a scuola. «Mamma, sarà una giornata difficile questa per te. Per me no, mi sto già divertendo». È cominciata così la giornata di Edoardo Bighelloni, 9 anni, quarta elementare alla «Dante Alighieri» di Cavriglia. La prima giornata delle sette in cui in casa sua, come in quella di altri 73 ragazzi, la tv resterà spenta. Un esperimento che Università di Firenze e ospedale Meyer hanno organizzato per capire quali sono gli effetti della troppa tv nei bambini fra 6 e 12 anni, anche dal punto di vista dello sviluppo sessuale. «Stamani abbiamo consegnato ad un addetto della scuola il flacone con tutta l’urina che Edoardo ha fatto ieri, ultimo giorno di tv senza freni» ha raccontato la mamma, Ivana Pagni. Lei, con il babbo e il ragazzo ha accettato di buon grado di fare da cavia. «La tv a dosi massicce di certo non fa bene e noi siamo contenti di dare un contributo alla scienza».

Nel comune valdarnese (un paese di 9.000 anime a cavallo fra il Valdarno e il Chianti, frequentato da sempre dei vip della sinistra italiana), la giornata di Edoardo senza tubo catodico si è ripetuta in tante altre famiglie. Ed ognuna ha organizzato programmi alternativi, così come richiesto dai ricercatori. «La tv spenta non va vissuta – ha spiegato nei giorni scorsi uno di loro ai genitori – come una punizione. Anzi, tutti debbono partecipare sapendo di far parte di un progetto importante, che può avere grandi sviluppi futuri». Alle famiglie che hanno aderito è stato distribuito un questionario che per una settimana è stato quotidianamente riempito. Tutti i giorni appena trascorsi, la tv è stata garantita senza limiti, anche più del normale. E visto il clima, di certo i ragazzi non si sono tirati indietro. Ma da stamani telecomandi nascosti, scart messe nei cassetti e divieto di immagini anche registrate. Una «cura» a cui si sottopongono anche gli adulti.

Nel programma settimanale che ogni famiglia si è dovuta stilare per sostituire le ore del video, prevalgono i giochi. «Edoardo ha deciso che stasera si cimenterà nella prova del cuoco, preparando dei dolci – dice un pò preoccupata per i tegami da lavare la mamma Ivana – domani sera torneo di briscola coinvolgendo le otto famiglie di vicini, mercoledì asta musicale con l’utilizzo consentito della radio, giovedì torneo di scopa, venerdì quizzettone e sabato gioco dell’oca. Quello che temo è il previsto torneo di rigori: io dovrò fare la parte di Buffon, Edoardo di Del Piero e mio marito di Vieri». Domenica prossima, ultimo giorno di digiuno televisivo, con nuovo flacone di urine da consegnare al Meyer, e nella giornata, assieme a tutti i ragazzi-cavie, mercatino della solidarietà in favore della lotta contro la leucemia a Castelnuovo dei Sabbioni (il paese dei minatori).

I ricercatori raccoglieranno anche i questionari che ogni giorno ogni famiglia compila, con orari, reazioni, e alternative individuate. L’esperimento sta portando su Cavriglia anche l’attenzione forte dei mass media. Ad iniziare proprio dalla televisione. Questo pomeriggio, mentre Edoardo con altri coetanei giocava una partitella di calcio fra amici, ai bordi del campo c’era un gran numero di telecamere come se fosse l’ultima giornata di campionato di serie A: la tv che esce dalla porta, potrebbe così rientrare dalla finestra. (Ansa)