Italia
Caucaso, i 14 punti di «Rondine»
Un tavolo di confronto permanente, diritto al rientro per chi ha dovuto abbandonare la propria casa per eventi bellici, progressivo disarmo, promozione della crescita umana, culturale ed economica di tutti popoli della regione caucasica, attraverso la cooperazione e il rispetto delle identità dei popoli, dell’interculturalità e dei diritti umani.
Sono questi alcuni dei temi del documento in 14 punti elaborato dalla Conferenza dei popoli del Caucaso Ventidipacesucaucaso, organizzata da Rondine Cittadella della Pace assieme al Ministero Italiano degli Affari Esteri svoltasi dal 16 al 19 maggio. Elaborato a partire da una bozza scritta dallo Studentato Internazionale di Rondine e da esperti, il documento è il risultato di due giornate di lavoro e di confronto serrato nella sala di Santa Chiara del Santuario de La Verna tra gli oltre 130 partecipanti. Condiviso da tutti i popoli, il documento è stato dibattuto e approvato in ogni sua parte con tenacia, passione, emozione da parte di tutti accademici, esperti, giovani, imprenditori, madri, la cosiddetta società civile con entusiasmo e tensioni, ma alla fine ha prevalso la voglia di condividere intenti di pace per il futuro dell’area caucasica.
Alla presentazione ufficiale la mattina di martedì 19 maggio nella Sala dei 500 di Palazzo Vecchio (Firenze), il fondatore di Rondine Cittadella della Pace prof. Franco Vaccari ha detto: E’ una grande iniziativa di diplomazia popolare che trova la sua forza nella collaborazione con le Istituzioni, che hanno ascoltato e accolto il messaggio di Rondine per il Caucaso. L’On. Rosy Bindi, Vicepresidente della Camera dei Deputati ha aggiunto: In questo documento c’è molta operosità e concretezza; la pace non è un bene a basso prezzo, ma ha un prezzo da pagare. Vorrei che lo spirito che ha animato questo documento potesse ispirare anche il nostro Paese.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio On. Carlo Giovanardi ha aggiunto: Il nostro mondo è sempre più piccolo e c’è bisogno di qualcuno che costruisca il futuro con noi come Rondine, non solo nel Caucaso. La roccia della Verna è una roccia di pace ha infine ricordato il Nunzio Apostolico Giuseppe Bertello, facendo riferimento al Santuario dove si sono svolti i lavori della conferenza, già incoraggiata da Papa Benedetto XVI lo scorso settembre.
Con l’approvazione del documento si apre la fase di diffusione dello stesso in Italia, nelle regioni caucasiche e nel resto del mondo presso autorità e popoli e la continuazione del progetto “Ventidipacesucaucaso” attraverso varie iniziative di cooperazione e scambio previste dal documento stesso.
Ecco qui di seguito il testo del documento: «I 14 PUNTI DI RONDINE PER LA PACE NEL CAUCASO» in lingua italiana, dichiarata ufficialmente la lingua di riferimento del documento che sarà tuttavia diffuso anche in inglese e russo e tradotto successivamente in tutte le lingue caucasiche:
Per il raggiungimento di questo fine si indicano i seguenti punti che si ritengono fondamentali al fine di superare i conflitti:
1: sostenere movimenti di opinione nel Caucaso e nel mondo che spingano i governi a costituire un tavolo permanente tra le parti coinvolte per la pacifica soluzione delle controversie politiche, economiche e sociali.
2: impegnare tutte le parti coinvolte nei conflitti della regione a riportare ogni contrasto all’interno del tavolo di confronto con la finalità di risolverli senza il ricorso alla forza.
3: creare le condizioni perché il tavolo permanente costituisca il luogo idoneo ad accomunare tutti gli sforzi per perseguire la crescita umana, culturale, economica e politica della regione, nella auspicata prospettiva di un graduale e coordinato disarmo dell’area.
4: ripristinare lo status sociale ed i diritti di tutte le persone che hanno sofferto per i conflitti nell’area, incluso il diritto al ritorno di chiunque, in seguito agli eventi bellici, abbia dovuto abbandonare la propria casa, garantendo la sicurezza di tutti sulla base del dialogo e di ogni altra misura pacifica.
5: creare le condizioni che facilitino la cooperazione tra imprese dei vari territori caucasici come avvio della costruzione di uno spazio economico comune e di libero scambio, ai fini dell’integrazione economica e della libera circolazione di persone, capitali, merci e servizi nel rispetto e nella valorizzazione delle risorse ambientali.
6: facilitare l’intervento di imprese internazionali, a partire da quelle europee, che intendano investire nell’economia caucasica e prevedere un piano di incentivi finanziari tesi a promuovere lo sviluppo delle capacità imprenditoriali locali ed il progresso economico e sociale dell’area.
7: incoraggiare la comune ricerca scientifica, la cooperazione culturale e l’istruzione per sviluppare il dialogo e la tolleranza necessari al superamento delle difficoltà e dei pregiudizi legati alla non conoscenza reciproca.
8: promuovere iniziative di formazione e progetti interculturali comuni che comprendano scuole plurilingue e scuole estive, anche internazionali, che abbiano curricula concordati, volti a facilitare la conoscenza reciproca, accettare e tutelare le diversità culturali e linguistiche.
9: sviluppare iniziative universitarie sia per organizzare scambi di docenti e studenti tra gli atenei della regione, sia per inviare studenti delle varie zone del Caucaso a studiare nelle università estere, sia per istituire corsi universitari di studi sulla pace e sulla risoluzione dei conflitti.
10: finanziare e promuovere emittenti radio-televisive e reti di comunicazione di massa pluraliste plurilingue, pluriculturali e transfrontaliere.
11: organizzare, quali strumenti di aggregazione, manifestazioni sportive comuni sull’esempio dei giochi del mediterraneo.
12: promuovere iniziative culturali i giorni del Caucaso con eventi e festival (film, teatro, folklore e arte, letterature, etnografia, archeologia) che facilitino la conoscenza e sottolineino la comune matrice culturale della regione nel rispetto delle peculiarità di ciascuna etnia.
13: Trasferire l’esperienza degli studenti di Rondine in una rete di organizzazioni non governative nel Caucaso capace di promuovere un Forum dei giovani di tutte le genti della regione anche grazie alla creazione di un sito web che faciliti lo scambio di informazioni, accessibile nelle varie lingue, e fornire informazioni trasparenti sui problemi comuni senza condizionamenti politici.
14: contribuire allo sviluppo del dialogo interreligioso per promuovere la pace in nome della fratellanza universale.