Vita Chiesa

CATTOLICI IN ASIA, CARD. RYLKO: UNA MINORANZA CREATIVA IN CRESCITA

In Asia i cristiani sono una “minoranza creativa” in crescita, che “si mette con umiltà al servizio di ogni uomo”. Nonostante “il rincrudimento di un fondamentalismo integralista che impone drastici limiti alla libertà religiosa”, essi devono “andare fieri di essere cristiani”. Lo ha detto il card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, aprendo oggi a Seoul (Corea del Sud) ai lavori del Congresso dei laici cattolici dell’Asia (31 agosto -5 settembre). In Asia i cattolici sono circa 120 milioni di fedeli su una popolazione totale di quasi 4 miliardi di persone (i due terzi dell’umanità), secondo il card. Rylko pieni “di zelo missionario, dinamico, in crescita: negli ultimi decenni il numero dei cattolici in Asia è aumentato in media del 4-5% all’anno” ma che oggi devono “raccogliere sfide gravose”: “Una Chiesa – ha osservato – che vive in un continente in piena e vertiginosa trasformazione, a motivo del peso che nella scacchiera del mondo globalizzato va acquisendo per i propri progressi tecnologici ed economici, ma che allo stesso tempo deve fare i conti con gravi problemi sociali: disuguaglianze e povertà estreme, diritti umani calpestati”. Il card. Rylko ha ricordato che “l’Asia subisce oggi l’influsso potente della postmodernità, che informa una mentalità secolarizzata e stili di vita senza Dio non risparmiando certo i cristiani”. “Tra le prove più dolorose che la Chiesa deve affrontare in questo continente – ha osservato il card. Rylko – vi è il rincrudimento di un fondamentalismo integralista che impone drastici limiti alla libertà religiosa”. “Non mancano, infatti – ha precisato -, casi di dolorose discriminazioni o di vere persecuzioni. E tornano i martiri”. Anche se “in questo continente i cristiani sono una esigua minoranza”, non sono “certo una minoranza timida, chiusa, ripiegata su sé stessa. Al contrario, essi sono pieni di vitalità e animati dalla speranza che scaturisce dalla fede”, come dice Benedetto XVI sono una “minoranza creativa”. La Chiesa in Asia si mette perciò “con umiltà al servizio di ogni uomo, chinandosi amorevolmente sulle piaghe dei più sofferenti”. Il card. Rylko ha poi messo in guardia contro la “la dispersione nella quale i cristiani d’Asia vivono la fede e il pluralismo culturale e religioso che caratterizza le loro società”, perché “non facilitano di certo il consolidamento della loro identità battesimale”, anzi li espone “al rischio reale di essere contagiati da sincretismo e relativismo”. Perciò il Congresso mira alla “riscoperta della bellezza di ‘essere cristiani’”: “Dobbiamo andare fieri di essere cristiani – ha sottolineato -, non dobbiamo avere complessi d’inferiorità nei confronti del mondo non cristiano”. (Sir)