Toscana
Cattolici e politica, da Bologna nasce un «laboratorio»
“Costituire un laboratorio comune di riflessione e di formazione”, per “ritrovarsi insieme attorno a specifici progetti condivisi” e per “ricercare sempre più posizioni comuni su questioni pubbliche di grande rilevanza che coinvolgono la tradizione del movimento cattolico, al di là delle diverse appartenenze”. E’ una delle proposte emerse nel corso della 44ª Settimana sociale dei cattolici italiani, che si è conclusa ieri a Bologna.
La “presenza” e l'”ascolto reciproco” tra gruppi, associazioni e movimenti di quella che è stata definita la “galassia” cattolica ha detto Franco Garelli, docente all’Università di Torino e segretario del Comitato scientifico-organizzatore delle Settimane sociali, tracciando le conclusioni dell’appuntamento ecclesiale, cui hanno partecipato 1.200 persone “costituiscono un elemento di speranza per la comunità ecclesiale e per il bene del Paese”, a partire proprio dalle “convergenze nella presenza sociale e nell’impegno politico”.
Il documento preparatorio, ha fatto notare il sociologo citando la presenza di 40 relatori, i 120 interventi nel dibattito e i 30 contributi scritti, è stato “un costante riferimento per i lavori della Settimana sociale”, il cui “documento conclusivo” sarà pubblicato nei prossimi mesi. Tra i numerosi “spunti” dell’evento di Bologna, l'”ambivalenza di fondo” del progresso scientifico e tecnologico, la “liberalizzazione dei mercati” che rischia di aumentare le “disuguaglianze”, la “sovrabbondanza dell’informazione” che “finisce molto spesso per creare confusione, disorientamento” nell’opinione pubblica. Quanto alle riforme istituzionali “in cantiere” nel Paese, i partecipanti alla Settimana stando alla sintesi di Garelli hanno espresso l’auspicio che “anche nell’attuale fase di riforme istituzionali si arrivi comunque a modificare la costituzione nel rispetto dei principi contenuti nella prima parte e secondo disegni caratterizzati da un buon livello di coerenza complessiva e di funzionalità concreta”.
TETTAMANZI: l’agenda politica dei cattolici
CAMPANINI: abbandonare la logica consumistica; ORNAGHI: alzare lo sguardo
SIMONE: l’identikit del politico cattolico
PAPA ALL’ANGELUS: il saluto alla Settimana sociale
PEZZOTTA (CISL) E BOBBA (ACLI): superare la distanza tra società e politica
PIZZETTI: non accettabili il metodo e il clima delle riforme in atto in Italia
GARELLI: finita l’unià politica dei cattolici
I media tra disincanto e pessimismo
L’informazione e i rischi del conflitto d’interessi e del pluralismo fittizio
BOFFO: l’overdose informativa dà ossigeno alla democrazia
QUADRIO CURZIO: la sussidiarietà alla base di un nuovo sistema economico
BIGNARDI (AC): lo stile mite del cristiano unica alternativa per una democrazia fraterna
CASELLI: Europa modello di governance economica
MONS. CHIARINELLI: in Italia crisi di vocazioni politiche
ZAMAGNI: colmare il divario tra democrazia politica e democrazia economica
D’AGOSTINO: no al primato della democrazia sulla scienza
CARD. MARTINO: in Iraq Saddam era pronto a fare come Gheddafi
CARD. MARTINO: presto compendio della dottrina sociale della Chiesa
CASAVOLA, sì al referendum se in gioco libertà di coscienza
RUINI: l’impegno dei cattolici alla democrazia riguarda la trascendenza del soggetto umano
MESSAGGIO PAPA: in politica determinante il ruolo dei cattolici
Così la Toscana ha preparato la Settimana sociale di Bologna
Settimana sociale: suonerà davvero la sveglia dei cattolici?