«Ho visto il Signore»: l’annuncio di Maria di Magdala agli apostoli sarà al culmine della Preghiera Ecumenica che si svolgerà nella cattedrale di Arezzo venerdì 12 maggio alle 21.15. Lei, la peccatrice, la donna apparentemente perduta e invece chiave della speranza. Una speranza proclamata di fronte alla Maddalena di Piero della Francesca, illuminata nell’angolo dove è affrescata e raffigurata in una gigantografia che calerà giù al centro del duomo.Sono alcuni degli ingredienti di una serata di preghiera straordinaria e che vedrà insieme rappresentanti della chiesa cattolica, ortodossa e anglicana, fianco a fianco, sorta di muro in parte scavalcato. Dal portone centrale entreranno in processione, preceduti dai due turiferari, alias i portatori di incenso acceso. Il cardinale Kasper, il cardinale Tauran, il Vescovo anglicano John Flack, il Patriarca di Antiochia Tabè, il Patriarca di Bulgaria Tihon, il Vescovo greco Athanasios. E tanti altri, dai quali si attende la conferma in queste ore.Una lettura tratta da primo libro di Pietro, letta in inglese, e quindi il Vangelo, proclamato, anzi cantato, in italiano e in greco. E all’inizio, dopo il saluto del Vescovo, mons. Gualtiero Bassetti, la testimonianza di una donna che dalla Sacrestia, per non essere riconosciuta, racconterò come sia uscita, grazie a don Oreste Benzi, dall’odissea della prostituzione. Maddalena dei nostri tempi, come lei chiave della speranza che è in noi. «Senza speranza Maria ti ha pianto presso la tomba vuota: ma tu l’hai chiamata per nome».