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Castiglion Fiorentino ritrova il busto della principessa santa.

Il busto reliquiario di Sant’Orsola può tornare finalmente a casa, nella pinacoteca comunale di Castiglion Fiorentino. Dopo il restauro la «principessa santa», rimessa a nuovo dai restauratori dell’opificio delle pietre dure di Firenze, tornerà ad affiancarsi agli altri pezzi pregiati del museo castiglionese. Il Busto di Sant’Orsola, risalente agli inizi del ‘300, raffigura la santa leggendaria figlia di un re di Bretagna che subì il martirio insieme a 11mila vergini per salvare la città di Colonia. Realizzato in argento dipinto e dorato, cesellato e ornato di smalti, paste vitree, e perle, l’opera non presentava problemi conservativi gravi, ma era offuscata da ossidazioni diffuse sulle parti metalliche e depositi pulverulenti, che ostacolavano la corretta lettura delle superfici e degli smalti. Vaste lacune e fratture interessavano gli smalti della corona, mentre quelli della base hanno conservato un ottimo grado di trasparenza, luminosità e adesione al supporto. Il risultato più sorprendente di tutto l’intervento di restauro è stato certamente il recupero dell’intensa doratura della capigliatura, che da sola rappresenta circa la metà dell’intera superficie dell’opera: il riaffiorare della doratura originale permette di apprezzare il vigore del modellato e l’andamento sinuoso e ondulato dei capelli, che conferisce all’immagine della Santa una toccante femminilità. Non sono documentate le vicende per le quali il busto reliquiario di Sant’Orsola è giunto a Castiglion Fiorentino; è comunque certo che l’opera è conservata dal 1921 nella Pinacoteca Comunale, dopo secolare permanenza presso il monastero delle Benedettine. Di certo c’è che si tratta di un pezzo pregiato che finalmente torna a disposizione dei castiglionesi e dei turisti.