Vita Chiesa

Castagno d’Elsa, povertà e preghiera

E’ arrivata in Toscana, da pochi mesi, la «Fraternità di Maria Immacolata Madre»: dal 25 febbraio suor Elena, madre Rosanna, suor Antonella e suor Luisa vivono nei locali della parrocchia di Castagno d’Elsa (diocesi di Volterra). Sono dedite alla preghiera e alla contemplazione, lavorano la terra e svolgono attività artigianali. La piccola fraternità è nata a Reggio di Vernazza (La Spezia) ed è stata accolta ufficialmente nella Chiesa nel 1996 quando il vescovo di La Spezia ha ricevuto i primi voti ufficiali di 3 delle giovani della comunità. Fondatori di questa esperienza sono padre Giovanni Bozzo e una sua figlia spirituale, madre Rosanna. «Nel 1971 – racconta suor Elena – un’improvvisa chiamata di Dio sconvolge il corso della loro esistenza. Dopo molta preghiera e riflessione, ritiratosi nella solitudine di un piccolo e cadente santuario con la benedizione del suo vescovo, padre Giovanni inizia una vita di povertà, preghiera e sacrificio». Nel 1991 ha inizio la vita comune: padre Giovanni è molto ammalato e madre Rosanna assume la guida della Fraternità.La vita comunitaria si ispira all’ora et labora di san Benedetto. «Ci consacriamo a Dio con voto di castità, povertà, obbedienza e immolazione, per divenire offerta a lui gradita e intercedere a favore della pace per tutti gli uomini. La celebrazione dell’ Eucaristia, la lectio divina, la liturgia delle ore, il rosario e l’adorazione silenziosa davanti al Santissimo scandiscono i ritmi della nostra giornata. Viviamo abbandonate alla Provvidenza di Dio, che sempre ci ha sostenute dall’inizio della nostra storia fino ad oggi. Ci dedichiamo al lavoro della terra e ad attività artigianali, con l’intenzione di trasformare in preghiera e offerta ogni gioia e fatica. Lode e lavoro scandiscono i nostri giorni mentre la grazia di Dio, come un vento leggero, gonfia le vele della piccola barca».

Maria è il modello e il punto di riferimento: «Ci rivolgiamo a lei nelle difficoltà, riconoscendo che la sua maternità e il suo cuore immacolato sono la via più breve per giungere a Gesù». L’impatto con la terra toscana è stato molto buono: «Portate dalla misericordia di Dio su queste bellissime colline toscane, come una pianticella che attende la primavera per aprirsi al sole, abbiamo iniziato qui, tra voi, una nuova vita. Sentiamo una gratitudine immensa per questo progetto di Dio che ha coinvolto la nostra esistenza e che oggi ci chiama a essere tra voi segno di amore e di pace».

La casa, poco distante da Gambassi Terme, è aperta all’accoglienza: per ulteriori notizie telefonare allo 0571 678015.