Toscana

Casse rurali insieme da 50 anni, la Toscana precorse i tempi

di Lara Vannini

Il 13 luglio 1959 si costituì a Firenze la Federazione Toscana delle Casse Rurali e Artigiane che, trasformatasi nel 1993 nell’odierna Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, festeggia quest’anno il Cinquantenario della sua fondazione.

La giornata celebrativa, svoltasi sabato 20 giugno nelle storiche sale di Palazzo Corsini a Firenze, è stata aperta da Giorgio Clementi, Presidente della Federazione Toscana Banche di Credito Cooperativo, con la partecipazione dell’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Nazionale delle BCC, Roberto Frosini Direttore Generale della Federazione e i maggiori rappresentanti delle 33 BCC Associate.

Come ha ricordato Clementi nel corso dei festeggiamenti, è stato un lungo percorso quello delle attuali Banche di Credito Cooperativo che, avviatosi tra la fine dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento, si è poi evoluto nel 1918 con la costituzione della Federazione Interdiocesana delle Casse Rurali e delle Casse Operaie Cattoliche per poi arrivare nel 1959 alla Fondazione della Federazione Toscana Casse Rurali ed Artigiane.

La Toscana, ha proseguito Clementi, è stata la prima regione italiana dopo la guerra a ricostituire una Federazione regionale di tipo bancario, un desiderio di rinascita democratica dopo le pesanti rinunce inferte dalla dittatura.

Clementi, sottolineando la solidità delle Banche di Credito Cooperativo, ha ripercorso con la memoria e un pizzico di emozione i difficili anni del tracollo economico internazionale anni ’30 e  l’imperativo per le Federazioni diocesane di restare ancorate al territorio come importanti punti di riferimento per famiglie e imprese. Dopo il 1959, il Credito Cooperativo ha cercato di affrontare il boom economico anni Sessanta, anteponendo la persona al profitto e perseguendo i principi cristiani della dottrina sociale di democrazia economica e sussidiarietà.Oggi, ha sottolineato in un breve intervento Claudio Martini, è grazie al lungo e difficile percorso evolutivo del Credito Cooperativo, che i suoi istituti posso vantare un dialogo sempre attuale con i cittadini, anche in un momento di rinnovata crisi economica come quello che l’Italia sta attraversando. «Istituti bancari con l’anima», come li ha definiti Pietro Cafaro, docente dell’Università Cattolica di Milano, che hanno saputo dare senza togliere, evolvendosi con il territorio e arricchendolo non solo con attività economiche ma anche sociali e culturali.

Numerosi sono stati gli interventi dei dirigenti e dei rappresentanti delle 33 BCC Associate presenti all’incontro, testimonianze positive che hanno messo in luce  il proficuo operato dei propri istituti bancari, i risultati raggiunti nel bilancio 2008 e l’importanza di non perdere i vantaggi legati alla piccola dimensione della rete bancaria, orientata a sostenere un sistema integrato e sinergico.

In ricordo della giornata è stato fatto dono ad ogni partecipante di un bassorilievo in terracotta, frutto del genio artistico del Maestro d’Arte imprunetino Luca Vanni.

Betori: economia al servizio dell’uomoNel corso dell’Assemblea celebrativa per il Cinquantenario della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo, l’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, ha voluto riaffermare con forza il bisogno di agire sempre anche in ambito economico richiamandosi ai principi cattolici di responsabilità e solidarietà, valori alla base della dottrina sociale ma universalmente validi nel rapportarsi con l’altro. E’ fondamentale, ha ribadito Betori, la dottrina sociale come direzione di marcia, il richiamo ad un umanesimo sempre più assente nelle attività economiche e l’impegno corale di lavoratori e imprese ad uscire dalla crisi attuale più rafforzati di prima. Betori ha infine elogiato l’attività svolta sino ad oggi dagli Istituti toscani di Credito cooperativo per i principi morali ed etici che hanno saputo trasmettere e mettono in pratica ogni giorno in ambito professionale.