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CASO RUBY: BERLUSCONI A GIUDIZIO PER CONCUSSIONE E PROSTITUZIONE; CON QUESTO 4 PROCESSI IN 40 GIORNI

(ASCA) – Silvio Berlusconi sarà processato con rito immediato per i reati di concussione e prostituzione minorile che vengono contestati al premier dai magistrati che si occupano dell’inchiesta del cosiddetto caso Ruby: il Gip di Milano Cristina Di Censo ha infatti accolto la richiesta avanzata dalla procura di Milano, convinta che ci siano prove sufficienti per mandare a processo Berlusconi saltando la fase di udienza preliminare. Un quadro probatorio, quello messo a punto dai magistrati Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano, che ha convinto il Gip, che dopo 6 giorni di analisi del caso ha deciso di accogliere la richiesta della procura. Berlusconi sarà dunque processato con rito immediato. Per il premier, il rocesso prenderà il via il prossimo 6 aprile davanti ai giudici della IV sezione penale del tribunale di Milano.Frode fiscale, appropriazione indebita, corruzione in atti giudiziari, concussione e prostituzione minorile. Cinque ipotesi di reato per 4 processi. Tutti a carico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E tutti pronti a partire (o a ri-partire, a seconda dei casi) nel giro di poco meno di 40 giorni: l’arco di tempo che va dal 28 febbraio al 6 aprile sarà decisivo per il destino giudiziario del premier, costretto a sedersi sul banco degli imputati in quattro procedimenti distinti. Lunedì 28 febbraio è il processo Mediaset a riprendere il suo cammino. I giudici milanesi contestano a Berlusconi il reato di frode fiscale. Secondo l’ipotesi formulata dalla pubblica accusa, rappresentata in aula dal pm Fabio De Pasquale, Berlusconi avrebbe sfruttato la compravendita dei diritti televisivi per creare fondi neri all’estero ed evadere così il fisco italiano attraverso un complicato giro di società fittizie, utilizzate come scatole cinesi per gonfiare a livelli esponenziali il prezzo di partenza. Appena 5 giorni dopo, sabato 5 marzo, sarà la volta di Mediatrade. Un procedimento ancora in fase di udienza preliminare con Berlusconi accusato insieme al figlio, Pier Silvio, e al suo braccio destro, Fedele Confalonieri, di frode fiscale e concorso in appropriazione indebita. Ancora sei giorni e il venerdì immediatamente successivo (siamo all’11 marzo) toccherà al processo Mills: già costato 4,5 anni di condanna in primo grado e in appello all’omologo avvocato britannico salvato dalla Cassazione ma solo per la prescrizione del reato, rappresenta l’incubo peggiore per il Cavaliere. In tutti e tre i gradi di giudizio, insomma, i giudici hanno riconosciuto che David Mills è stato corrotto per testimoniare il falso in altri due processi (All Iberian e tangenti alla Guardia di Finanza) avviati nei confronti di Berlusconi. Individuato il corrotto, resta ancora da individuare il corruttore. E il Pm Fabio De Pasquale non ha dubbi: è stato il premier a pagare Mills con 600 mila dollari per ‘comprare’ una falsa testimonianza che lo avrebbe salvato in due procedimenti penali. Il quadro è completo con la decisione del gip Cristina di Censo di mandare a giudizio Berlusconi con rito immediato in quello che sarà ribattezzato come processo Ruby e che partirà il 6 aprile. Dopo quel giorno il premier sarà costretto a fare i conti con 4 processi che marceranno insieme. Un record giudiziario finora mai ottenuto da un uomo politico, neppure da un “perseguitato” dai giudici, come egli stesso si considera.