Lettere in redazione
Caso Orlandi, in tv una «sfida» alla Chiesa
Simone Hegart
Adombrare misteri nella Chiesa, alla Dan Brown, per intenderci, fa sempre audience e non mi stupisco più di tanto che la Chiesa venga «tirata per la tonaca», come scrive l’amico lettore, in una trasmissione televisiva. Quanto all’iniziativa di Pietro Orlandi, di rivolgere una petizione al Papa per fare luce sul rapimento della sorella, la trovo comprensibile. Petizione, del resto, che il segretario del Papa, padre Georg Genshwein ha ricevuto proprio dalle mani di Pietro Orlandi, il 9 dicembre, nei giorni precedenti alla manifestazione programmata in piazza San Pietro per il 18 dicembre. Occorre rispetto per il dolore della famiglia Orlandi, che a distanza di 28 anni non ha ancora saputo che fine abbia fatto l’allora quindicenne Emanuela, figlia di un commesso della prefettura pontificia vaticana, sparita a Roma il 22 giugno 1983. Su questa vicenda si è detto di tutto e di più. E non sono mancati millantatori e depistaggi. Ben venga allora tutto ciò che può esser fatto per arrivare alla verità.
Claudio Turrini