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CASO ENGLARO: SCIENZA E VITA, «NON COOPERATE ALL’UCCISIONE DI ELUANA»

“Ci appelliamo alle coscienze di tutti quelli che nelle prossime ore e nei prossimi giorni si avvicineranno a Eluana Englaro, perché non cooperino alla sua uccisione”. E’ l’appello che l’Associazione Scienza e Vita rivolge oggi a tutti, “al papà Beppino come agli altri familiari, a tutti gli amici ma anche ai medici, ai rappresentanti delle istituzioni dello Stato e delle Regioni”. Un “invito pressante”, si legge in una nota, “rivolto a quanti possa essere richiesto di cooperare, a vario titolo, a porre fine all’esistenza terrena di Eluana. Una giovane donna da anni in stato vegetativo persistente, non dunque una malata terminale, che versa in un gravissimo stato di disabilità che necessita solo di un’assistenza elementare nell’idratazione e nell’alimentazione”. “Non è ancora troppo tardi per fermarsi – ammonisce Scienza e Vita –. Non c’è alcun obbligo di dare attuazione alla sentenza di condanna emanata dal giudice. E’ ancora possibile rispondere al comandamento dell’amore che ama la vita, qualunque vita, anche la più fragile e tormentata. E assecondare quella voce che da secoli viene dal profondo della coscienza di ogni uomo e di ogni donna e che risuona come un comando: non uccidere”.Sir