La carica emotiva è forte, ma bisogna saper resistere per fare una serena riflessione sui fatti evitando che gli elementi di pesante strumentalizzazione politica finiscano per prendere il sopravvento: commenta così Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, la vicenda di Eluana Englaro. Per non perderci nella terra di nessuno tra eutanasia ed accanimento terapeutico abbiamo bisogno di una bussola che ci orienti, né fideistica né ideologica ma fatta di ragione e di comune sentire, che ci dice in primo luogo che la dignità umana non è una qualità che si aggiunge all’esistenza umana ma è ad essa inerente, e non si perde per il solo fatto di essere malati o in coma. Anche la indisponibilità della vita è chiaramente indicata dalla nostra bussola prosegue Casini: perché altrimenti l’atto di chi impedisce il suicidio di un giovane sano deve essere considerato meritorio se poi un padre ed una madre possono essere liberi di lasciar morire di fame la figlia?. Cibo e bevande chiarisce il Mpv – sono elementi essenziali e non mezzi occasionali e sproporzionati per consentire la vita anche se gli strumenti per assumerli possono cambiare a seconda delle condizioni di vita. La moderna dottrina dei diritti umani – conclude – riconosce nel diritto la forza per difendere i deboli non la forza per togliere loro la vita.Sir