“Se c’è chi la considera morta, lasci che Eluana rimanga con noi che la sentiamo viva”: questo pensiero delle Suore Misericordine di Lecco, che da anni assistono Eluana Englaro, è stato rilanciato dal Movimento per la vita italiano (Mpv) a conclusione del XXVIII Convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita svolto fino a ieri a Montecatini Terme. In una nota della presidenza del Mpv, si dice: Speriamo che questo appello faccia finalmente breccia nei cuori e nelle coscienze di chi dovrebbe vegliare su di lei e che invece sta pianificando il modo migliore per farla morire di fame e di sete. Il Movimento per la vita ha rivolto anche un estremo disperato invito al governo perché facendo ricorso allo strumento della decretazione d’urgenza stabilisca, in attesa della legge, che i trattamenti di alimentazione ed idratazione dei malati terminali e dei malati in stato vegetativo persistente non possono per nessun motivo essere interrotti. Per esprimere le ragioni profonde di tutte le Eluane d’Italia il Mpv ha proposto una giornata di digiuno per condividere la condizione a cui Eluana sarà costretta se il padre deciderà di staccare i sondini nutritivi. La giornata coinciderà con il giorno in cui la ragazza sarà trasferita dal luogo di accoglienza di Lecco in cui finora è stata amorevolmente curata.Sir