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CASO DI RIGNANO; DI NOTO: «I PROCESSI NON SI FANNO IN TV, LA PROCURA DI TIVOLI INDAGHI»

“Queste notizie, di vicende così dolorose e drammatiche, non aiutano nessuno”: è il commento di don Fortunato Di Noto, il prete antipedofilia fondatore dell’associazione Meter”, intervenuto con un commento dopo la messa in onda sul TG5 di ieri sera, di un filmato sulle deposizioni dei bambini della scuola di Rignano Flaminio presso il Dipartimento di neuropsichiatria in via Sabelli a Roma, filmato poi sequestrato dalla Procura di Tivoli. “Per fortuna – prosegue don Di Noto – i processi non si fanno in tv, anche se su questa vicenda moltissimi si sono serviti di questo mezzo. Noi di Meter seguiamo decine di casi, ma non permettiamo che, sia prima che dopo e soprattutto in fase processuale, sia sbandierato il dolore dei bambini, delle famiglie e la presunta colpevolezza, fino a prova contraria”. Secondo il fondatore di “Meter”, “è doppiamente doloroso, soprattutto per tanti che si occupano di tutela dell’infanzia, vedere come la vicenda di Rignano sia stata gestita in questo modo fin dall’inizio. Invito la Procura di Tivoli a indagare e mi auguro che ci sia giustizia giusta per tutti, soprattutto per i bambini, e sia fatta chiarezza su una vicenda che impone maggiore equilibrio e sostegno, per altri casi che speriamo non accadano mai”. “L’iniziativa della Privacy sul filmato del Tg5 è più che mai opportuna. Bisogna fare chiarezza su questa vicenda ed evitare che i bambini subiscano contraccolpi. Ora intervenga anche l’Authority per le Comunicazioni per le questioni che le competono”. In una nota diffusa oggi lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart, associazione cattolica di telespettatori in merito alla trasmissione di un filmato sulle perizie sui bambini di ieri al Tg5. “Non vorremmo che su un fatto così delicato si continuasse a fare informazione di parte o poco corretta, come alcuni organi di stampa hanno fatto nelle settimane scorse – conclude Borgomeo – Serve il massimo rispetto per i piccoli ed è giusto che il Garante indaghi affinché si sappia se vi sono state violazioni alle normative”.Sir