Cultura & Società
Casentino: a Moggiona torna il Bruscello, dopo «Belinda» ecco «I Nobili»
Il Bruscello, antica forma di teatro popolare in ottava rima che in Casentino stava ormai scomparendo, si differenzia dal canto “a contrasto” per essere una vera e propria commedia, con una trama – solitamente amorosa e goliardica – dei personaggi e degli interpreti.
Quest’anno i bruscellanti proporranno “I Nobili”, Bruscello composto nel 1947 da Prisco Brilli (un agronomo di Casalino poi trasferitosi a Grosseto e deceduto nel 1981) e rappresentato per l’ultima volta in Casentino nell’estate del 1987, all’ultima edizione della Sagra dei Tortelli di Casalino (Pratovecchio Stia).
Protagonista è la giovane Brunilde, bella e ricca fanciulla in età da marito, per la quale si presentano quattro pretendenti a chiederne la mano al vecchio padre Manardo: tre si dicono Nobili e vantano ricchezze a dispetto di evidenti difetti fisici, uno è l’aitante boscaiolo Brunello. Vincerà l’amore o l’interesse? C’è anche un improbabile detective de noantri, che tuttavia alla fine risulterà decisivo… La serata di domenica proporrà oltre al Bruscello anche altri canti e stornelli della tradizione locale, fra i quali alcuni “rispetti” di Carlo Beni. L’organizzazione è a cura della Pro Loco di Moggiona con l’Unione dei Comuni del Casentino servizio CRED e Ecomuseo del Casentino.
“Abbiamo deciso – dicono i bruscellanti – di dedicare la rappresentazione dei Nobili quest’anno a Mons. Carlo Corazzesi, nel suo 50mo anniversario di presenza come parroco a Casalino. Senza di lui, giunto qui nel 1969, non sarebbe forse mai stato riscoperto il Bruscello”.
Fu proprio grazie alla passione di quel giovane prelato che a metà degli anni ’70 del secolo scorso presero a risuonare le strofe che fecero di Casalino la “culla del Bruscello”, e che oggi rivivono anche fuori dal contesto locale: dopo Moggiona, il prossimo Bruscello sarà infatti rappresentato domenica 25 agosto alle 18 a Cetica nell’ambito della festa del fungo porcino.