Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Case popolari «a rischio» a Sansepolcro.

La casa dovrebbe essere un diritto di tutti. A volte però, anche quando questo diritto viene garantito, ad esempio grazie alla costruzione di edilizia popolare, a mancare è qualcos’altro. È il caso delle case popolari di Sansepolcro presenti in via del Prucino, in via dei Montefeltro e in via città gemellate. La situazione più incresciosa è quella che si sta verificando nel primo caso. Con un’ordinanza del 2001, infatti, il comune di Sansepolcro, a seguito delle forti scosse di terremoto verificatesi nel novembre di quell’anno, dichiarava «inagibile e pericolosa» la struttura. Le numerose famiglie sfollate furono momentaneamente ospitate presso il convento dei Cappuccini e la foresteria dei Servi di Maria. Da subito «Arezzo casa» predispose due fasi di intervento: la prima prevedeva l’incatenamento del solaio e del tetto, oltre che il rifacimento delle murature lesionate; la seconda, invece, ben più impegnativa, prevedeva il consolidamento dello stabile e il rifacimento del tetto. Al termine della prima fase gli alloggi sono stati riconsegnati agli inquilini. Al momento però la seconda fase di intervento non è ancora stata messa in atto. Una situazione che preoccupa e non poco i residenti della struttura risalente al 1939 e che prevede 33 alloggi. Situazione migliore per gli inquilini della struttura presente in via dei Malatesta, anche se anche in questo caso sarebbe da verificare la stabilità del plesso. La struttura, infatti, è stata edificata nel lontano 1941 e prevede 41 alloggi. Sono molto più recenti e non presentano alcun problema di stabilità, invece, gli edifici fatti costruire in via città gemellate nel 1988, 18 alloggi, all’interno del così detto «piano decennale» varato dalla legge 457 del 1978. Il problema in questo caso è la presenza di amianto sul tetto. Un materiale altamente cancerogeno se inalato (proprio in questi giorni sono stati rinviati a giudizio i dirigenti della Eternit, l’azienda che soprattutto negli anni ’80 si occupava della lavorazione dell’amianto e che ha causato circa 3000 vittime tra morti e malati gravi). Sono ben 359 in totale gli alloggi di edilizia popolare presenti sul territorio del comune di Sansepolcro, dislocati su 32 diversi plessi. Tra quelli più recenti quelli ricavati nel 2005 dalla ristrutturazione dell’ex convento di Sant’Agostino, nella zona di porta fiorentina. Altre abitazioni popolari sono state realizzate anche in via della Misericordia accanto all’ex ospedale.