Pisa

CASCINA, ECCO LA NUOVA SCUOLA CATTOLICA SANTA TERESA

di Andrea Bernardini

Erano celle abitate dalle suore carmelitane di Santa Teresa: oggi sono laboratori ed aule frequentate da decine di bambini. Aule spaziose ed affrescate, una palestra molto attrezzata, una cucina e arredi didattici nuovissimi, un grande giardino per giochi strutturati e non: la scuola paritaria «Santa Teresa», a Cascina nel centralissimo Corso Matteotti (info: tel. 050.701332, fax 050. 715035, e-mail scuolasantateresa1@tin.it, http//www.scuolesantateresa.it), dopo i lavori di restauro al tetto e alla scala monumentale e la messa a norma per l’uso didattico degli spazi del secondo piano, non è mai stata così bella ed accogliente. Il restyling, durato due anni e curato dalla ditta Ileda di Castelfranco di sotto, sarà presentato alla città il prossimo sabato 31 maggio. Presenti l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, la presidente nazionale del Centro italiano femminile (Cif) Anna Maria Pastorino, le autorità civili. Ma anche religiose della congregazione delle teresiane che, fino al 1986, ha gestito la struttura, tirando su generazioni di ragazzini, facendoli diventare buoni cittadini e buoni cristiani: tra loro alcuni sarebbero diventati preti, Giorgio Beconcini, Stefano D’Atri, Mario Stefanini. E tanti ex alunni che, per un giorno, si ritroveranno in un luogo familiare, per tutti carico di ricordi e di affetti, magari per vedere – e riconoscersi – nelle fotografie storiche recuperate dagli archivi della scuola ed ora collocate in una sala a piano terra.Le abbiamo viste anche noi, nei giorni scorsi, recandoci a Cascina per toccare con mano il modello educativo portato avanti da quello che, dopo il Santa Caterina, è il secondo polo formativo cattolico della diocesi. Un polo gestito dal Centro italiano femminile comunale e capace di offrire un servizio educativo a quasi 260 bambini: i dodici di due – tre anni della sezione «primavera», i 120 della scuola dell’infanzia ed i 125 della primaria. Ci ha fatto da cicerone la presidente del Cif comunale di Cascina Chiara Bertini. Su e giù lungo un palazzone, parte del ‘600 e parte anche più antico, che per secoli è appartenuto alla famiglia nobile Iacoponi Marrante, fin quando, nel 1911, fu acquisito dalle suore carmelitane. Poi, nel 1986, le teresiane si ritirarono altrove (nella nostra diocesi hanno una casa a Villa Borghini a Calci) e l’edificio, quattro anni dopo, fu acquistato da Gina Bertini Casarosa, consigliere nazionale del Cif, e affidato alla gestione del Cif comunale. Non è mutata la mission: l’educazione delle nuove generazioni come nobile scelta di carità cristiana. Diversi e, forse, più aggiornati, gli strumenti educativi. E in effetti nel Pof (Piano dell’offerta formativa) della scuola «Santa Teresa» troviamo oggi corsi di informatica, musica, lingue (inglese, ma anche spagnolo), arte ed immagine. Felici sinergie con associazioni del territorio: con gli istruttori della scuola di scherma di Navacchio (per sapere quanto i ragazzi hanno imparato in questi anni, andateli a vedere il prossimo 6 giugno alla palestra di Casciavola) o con la filarmonica Puccini di Sant’Anna, per l’insegnamento del flauto.Una scuola a servizio del territorio. E pienamente integrata nella pastorale ordinaria della comunità parrocchiale: qui, una volta a settimana, i ragazzi della seconda seguono la loro catechista nell’itinerario di iniziazione cristiana; qui, anche in questi giorni, le porte della scuola si sono spalancate alla città in occasione della «peregrinatio» della Madonna di Fatima, mentre domenica prossima dal balcone del «Santa Teresa» don Paolo Paoletti impartirà la benedizione al termine della processione del Corpus Domini. Nessuna «remora» per crocefissi o presepi. Anzi, al Santa Teresa il presepe… è di casa. E ogni Natale la scuola ospita il concorso di presepi cui partecipano molte delle strutture viciniori.Sabato 31 maggio, i primi a rendersi conto dei lavori portati a compimento saranno le autorità, che saranno ricevute alle ore 9.30. Un’ora più tardi monsignor Giovanni Paolo Benotto presiederà una concelebrazione eucaristica nel giardino della scuola. Scuola che resterà aperta per tutto il giorno.