Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Casale, il tributo alla Vergine

Come accade ogni anno, il 2 maggio Casale ha celebrato l’antica tradizione della Madonna venerata con il titolo di «Divina Pastora». E ciò è avvenuto in forma solenne grazie al triduo, alla processione, gli addobbi dell’abitato e alla festa popolare che rinsalda lo spirito dell’intera comunità.Casale di Sestino è appena una manciata di anime, succhiate dall’esodo di lunghe stagioni. Ma don Pio Gabiccini, il parroco, è chiamato a mantenere questa e altre radicate tradizioni, che il pulsare del sentimento religioso rende sempre attuali e le testimonianze generose di ex-parrocchie che non hanno perso questo spirito identitario.Come e quando sia arrivata, quassù a Casale, questa tradizione mariana non è dato saperlo. Giustamente rispondono i fedeli: «Da sempre! Noi l’abbiamo trovata e la vogliamo continuare». È la riprova di come la devozione popolare sia parte identificativa di una comunità, anche piccola.Un tempo anche Casale era terra di greggi e di pastorelle. E forse questo andare di pastura in pastura era confortato da una Madre che sorrideva al «Pastore di tutti» che invitava: «Pasci le mie pecorelle».G.R.