Arte & Mostre
Casa Medici, gioielli da capogiro
Quella del «Fiorentino» è solo una delle tante travagliate vicende che vengono ripercorse nella mostra dedicata alla gioielleria medicea intitolata I gioielli dei Medici dal vero e in ritratto. In cinque splendide sale del Museo degli Argenti di Firenze, Maria Sfarmeli, curatrice della mostra, con la collaborazione di Costanza Contu e Lisa Goldenberg Stoppato, racconta la storia dei gioielli medicei, soprattutto attraverso l’esposizione di dipinti, dal tempo di Lorenzo il Magnifico a quello dell’Elettrice Palatina Anna Maria Ludovica, ultima donna di Casa Medici. Un accumularsi nel tempo di oro, pietre preziose, perle, coralli, smalti, cammei antichi, poi montati in sfavillanti collane, orecchini dalle forme insolite, corone, anelli, ciondoli bizzarri, a ostentata dimostrazione dell’opulenza e del potere raggiunto.
La grande quantità di manufatti preziosi commissionati dai Medici è minuziosamente documentata dagli inventari fin dal 1566, ma purtroppo la deperibilità e vulnerabilità di questi oggetti ha fatto sì che molti di essi siano spariti, o siano stati fusi, le pietre rimosse per essere vendute o rimontate altrove. Così nella mostra del Museo degli Argenti troviamo solo una lontana eco seppur affascinante di tanta ricchezza. Non molti sono infatti i gioielli esposti, ma più che sufficienti a farci rimanere a bocca aperta per l’incredibile inventiva dei soggetti, la raffinatezza dei particolari, i contrasti mirabolanti di colori e luci. Sono esposti capolavori come il pendente con il ritratto in miniatura di una dama di casa Medici e sul retro la figura di Giunone, arrivato dalla collezione Thyssen-Bornemisza, la serie di gemme in calcedonio raffiguranti eroi classici o mitologici, la grande fiasca con catena (lapislazzuli, con smalti policromi e montatura in oro) realizzata da Jaques Bylivert su disegno di Bernardo Buontalenti, le perle scaramazze che si trasformano grazie alla creatività di artisti come Giovanni Battista Scolari, o anonimi manifattori d’oltralpe, in gondole, sirene, tritoni o animali fantastici come draghi.