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CARTER, NOBEL PACE: DISASTROSA GUERRA CONTRO L’IRAK

Una guerra preventiva contro l’Iraq avrebbe «conseguenze disastrose». Lo ha detto oggi, martedì, a Oslo l’ex presidente degli Usa, Jimmy Carter, in occasione della cerimonia di consegna del Nobel per la pace 2002.

Carter ha formulato un pressante invito ai governanti internazionali affiché concorrano tutti a mantenere un clima di pace in un mondo “diventato sempre più pericoloso”. L’ex presidente degli Stati Uniti ha inoltre rilanciato il ruolo dell’Onu, ribadendo che sono le Nazioni Unite” la sede più appropriata per ottenere la pace”.

Quanto all’Iraq, Carter ha ribadito che la nazione mediorientale deve completamente assecondare la risoluzione dell’Onu, “permettendo un accesso senza alcun impedimento ai propri arsenali per dimostrare che Baghdad ha eliminato tutte le armi di distruzione di massa”.

Ciò detto, Carter, il terzo presidente degli Stati Uniti ad aver ricevuto un premio Nobel (dopo Theodore Roosevelt e Woodrow Wilson), ha stigmatizzato, senza nominare l’amministrazione Bush, la scelta, da parte delle nazioni più potenti, di adottare una strategia bellica preventiva.

Il discorso di Carter non ha fatto solo riferimento alla situazione del Golfo, ma ha abbracciato anche orizzonti più ampi. “Ci sono – ha detto – almeno otto potenze nucleari sulla Terra, tre delle quali in forte tensione con i propri vicini”.