Italia

CARITAS ITALIANA: TROPPO SILENZIO SULLA GUERRA IN CONGO

“Rispetto degli accordi di pace; pressione internazionale sulle parti in conflitto per una Conferenza regionale, che coinvolga tutti i Paesi della regione dei Grandi Laghi: impegno del Governo italiano, forte del suo ruolo di Presidenza della Unione Europea, per intensificare l’impegno diplomatico e di assistenza umanitaria di quest’ultima; più spazio da parte dei mezzi di comunicazione a quanto accade in Africa (conflitti ma anche esperienze positive) ed in particolare nella Repubblica Democratica del Congo”. E’ quanto auspica la Caritas Italiana che in comunicato diffuso oggi fa il punto sulla situazione nel Paese africano straziato dal 1998 da una guerra che ha provocato circa 3 milioni di morti. “Un conflitto – scrive la Caritas – che ha visto coinvolti, con modalità e tempi diversi, numerosi Paesi vicini, Rwanda, Uganda Burundi, Angola, Zimbabwe e la Namibia per il controllo di un Paese ricco di oro, diamanti, petrolio, cobalto, rame, zinco e legname”.

“Scontri e massacri – denuncia la Caritas – proseguono nel distretto dell’Ituri ed in alcune zone del Kivu. La situazione umanitaria desta preoccupazione”. Una recente missione di Caritas Italiana, nell’Est del Paese, nelle diocesi di Goma e di Kindu, si legge nel testo, “ha mostrato la gravissima situazione in cui versa la popolazione congolese ed l’impegno della Chiesa locale. A Kindu sono circa 1.000 i bambini che vengono assistiti nei centri nutrizionali. Nel mese di maggio è stata inaugurata la nuova maternità finanziata da Caritas Italiana. Nell’ultima settimana di luglio, sono state aiutate più di 100 donne vittime di violenze”. “Nell’esprimere solidarietà alla Chiesa e alla popolazione congolese”, la Caritas “conferma e rafforza il suo sostegno agli interventi di promozione umana e di soccorso alle vittime del conflitto”.Sir