(Cagliari, dall’inviata Sir) – «Se continueremo a non fare i decreti flussi, ricordiamo che, in questo modo, favoriremo maggiormente gli ingressi irregolari»: così Oliviero Forti, responsabile dell’ufficio immigrazione di Caritas italiana, commenta oggi al Sir la conferma che il governo, stando alle dichiarazioni di ieri del ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri, non intende quest’anno far entrare nuovi lavoratori stranieri a causa della crisi, ma concederà solo permessi di lavoro stagionali, con numeri molto ridotti rispetto agli anni precedenti. Forti, che parla da Cagliari a margine di Migramed 2012, il meeting che riunisce in questi giorni 12 Caritas del Mediterraneo (7 europee e 5 della sponda sud) e oltre 300 delegati dalle 220 Caritas diocesane, ricorda che «dai Paesi africani e mediorientali le nostre fonti ci dicono che le persone hanno intenzione di continuare a partire, per cui lo faranno in tutti i modi possibili. Dobbiamo renderci conto che l’irregolarità è una operazione a perdere». Anche i permessi per lavoro stagionale, precisa Forti, «sono importanti ma non così significativi da permettere l’emersione di tutte le persone arrivate lo scorso anno dalla Libia e dalla Tunisia. Servirebbero più posti disponibili per l’accoglienza, anche per avere un vantaggio diretto in termini di risparmio per la spesa pubblica». Per l’accoglienza dei 21 mila profughi dell’emergenza Nord Africa ancora sul territorio italiano – di cui circa 3.000 accolti dalle Caritas diocesane – l’Italia spende infatti «circa un milione di euro al giorno». Conferma la posizione della Caritas italiana anche Mario Morcone, capo di gabinetto del Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, intervenuto a Cagliari alla tavola rotonda di questa mattina sul presente e il futuro delle migrazioni. Secondo Morcone «una via di accesso regolare ci deve essere, perché finché ci saranno conflitti e povertà le persone continueranno a fuggire». «Dichiarare che non ci saranno decreti flussi e che invece li rimanderemo a casa – ha affermato – è una semplificazione che non ci accontenta». Morcone ha appoggiato anche la proposta Caritas di dare il permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari ai 21.000 profughi ancora in accoglienza e che hanno ricevuto il diniego all’asilo. Una proposta a suo dire «doverosa». Su Lampedusa – il governo ha annunciato, a breve, il ripristino di 300 posti nel centro di Contrada Imbriacola incendiato lo scorso 20 settembre – secondo Morcone «è già passato troppo tempo: in passato abbiamo avuto altri incendi e abbiamo subito riattivato il centro. Mi chiedo: se ogni mattina attacca il traghetto da Agrigento, perché Lampedusa è ancora dichiarata porto non sicuro’?» (Sir)