Toscana
Caritas, arrivano i volontari
«Le adesioni al progetto stanno andando abbastanza bene», ci dice Luca Orsoni, coordinatore del servizio civile volontario (e anche dell’obiezione di coscienza) delle Caritas toscane. «C’è da considerare il fatto spiega che non è stata fatta nessuna forma di pubblicità al progetto, solo il sito internet. Siamo però fiduciosi che il programma decolli entro la fine dell’anno e l’inizio del 2003». Al momento, sono tre i giovani toscani che hanno preso servizio a settembre. «Ma sottolinea Orsoni con il prossimo bando saranno oltre venti». «Per quanto riguarda le Caritas toscane precisa il lavoro è fatto in sinergia con la pastorale giovanile. Questa deve essere una proposta che la Chiesa fa al mondo giovanile».
Al momento possono scegliere il servizio civile volontario le ragazze e i ragazzi riformati dalla leva obbligatoria. Dal 2004 tutti i giovani dai 18 ai 26 anni potranno accedere al progetto. Apriamo una parentesi. Con l’abolizione della leva obbligatoria l’obiezione di coscienza è entrata in crisi. «Sì. Siamo al tramonto di questa esperienza», dice con una punta di malinconia Luca Orsoni, ripensando al suo servizio di obiettore. «I motivi? Sicuramente i congedi sempre più facili».
E allora ecco che avanza la nuova frontiera. I compiti dei nuovi volontari sono quelli ereditati dall’obiezione di coscienza e dall’anno di volontario sociale per le ragazze. «In più spiega Orsoni c’è una maggiore attenzione alla formazione. E poi ogni Caritas diocesana sceglierà una sua tipicità di intervento. Per esempio a Firenze abbiamo scelto l’aiuto alle donne in difficoltà, ovvero le donne che aiutano le donne».
Ma i progetti della Caritas non si fermano qui. «È allo studio un progetto sperimentale da presentare alla Regione Toscana continua Orsoni suddiviso in due settori: uno rivolto a giovani da preparare in servizi di inclusione sociale e l’altro, il più interessante, che prevede interventi all’estero con particolare attenzione a Israele e la Palestina».
Cosa ne pensano le ragazze della loro esperienza, le ragazze già in servizio in Toscana? L’abbiamo chiesto a Ilaria, 20 anni, la ragazza di Albinia (Grosseto) che il 2 settembre scorso ha iniziato l’anno volontario alla Caritas di Pitigliano. «Ho partecipato spiega la giovane al colloquio e al test d’ideoneità, previsto dalla legge, perché la prospettiva mi attraeva in modo particolare. Sono infatti convinta di poter fare un’esperienza unica, un cammino di crescita individuale e comunitario, nel quale dovrò dare ma che mi darà tanto. Ne sono sicura e già ne esperimento i frutti». Ilaria è diplomata presso le Magistrali con indirizzo linguistico. Questa sua specializzazione potrà rivelarsi utile al Centro di ascolto per immigrati che sta per vedere la luce presso la Caritas di Albinia. Ma il campo privilegiato di lavoro di Ilaria «sono i ragazzi: li continuerò a seguire nell’oratorio parrocchiale e nella biblioteca del Cus, specialmente i ragazzi che mostrano difficoltà di qualsiasi tipo».