Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Cari ragazzi scrivo a voi».

La strada come luogo di incontro, come cammino di crescita e come spartiacque con i suoi bivi. La strada come sfondo privilegiato individuato da Cristo per la sua predicazione. La strada come metafora della vita, con i suoi orizzonti che si aprono ma anche con gli ostacoli in cui si può incappare.Il Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro sceglie le vie percorse ogni giorno da ragazzi e adulti come filo conduttore della lettera per gli adolescenti che si preparano alla Cresima. Dodici pagine scritte di suo pugno per invitare chi frequenta medie e superiori a unire il proprio cammino di vita con il Vangelo. E’ il sogno di monsignor Gualtiero Bassetti che sinterizza nel titolo della sua «missiva»: La tua strada con lui. Lo spunto da cui si dipana il ragionamento del Vescovo è il quotidiano dei ragazzi che monsignor Bassetti tocca con mano nella visita pastorale: «Sono appena rientrato dalla visita a una parrocchia dove ho incontrato molti ragazzi: alcuni più timidi, altri più disinvolti». Ecco che davanti agli occhi del Vescovo appaiono gli adolescenti di oggi «fermi a parlare con un amico» o mentre «ne raggiungete un altro con un sms», sottolinea monsignor Bassetti. Snodo della maggior parte delle esperienze è la strada che, afferma il Vescovo, può «condurre in luoghi inaspettati» o «accogliere gli incontri». Non sempre, però, le mete sono chiare: nella «strada della libertà» si può «agire lontano da qualsiasi controlli», sostiene monsignor Bassetti; nella «strada dei soldi» si rischia di perdere di vista la vera felicità; nella «strada della stima di sè» c’è il pericolo di conformarsi al giudizio degli altri.Ma proprio qui, lungo le artiere di ogni giorno, «Gesù incontra le persone, le chiama e si fa suo compagno di viaggio». E da qui «Gesù vi lancia nell’avventura della vostra crescita, sostenendovi con lo Spirito Santo», dice il Vescovo ai ragazzi. A chi pensa di non sentire il soffio dello Spirito, monsignor Bassetti spiega che «lui non grida» e «non ripete cento volte la stessa cosa» ma è «l’amico che vi conosce e che non vi abbandona mai». Guida sicura per la crescita è Cristo, il maestro che «fa di un cammino difficile una pista per il decollo della vostra vita». Per conoscerlo, il Vescovo indica tre direttive: la Parola di Dio che è «officina specializzata della personalità cristiana»; la preghiera che è «quel sentimento speciale di due che si raccontano i desideri più profondi»; la Messa che «è il modo scelto da Gesù per comunicare la sua stessa vita in pochi gesti, parole e segni».Poi l’appello: «lo Spirito di Gesù vi rimette in moto» e «vi aiuterà a riconoscere Gesù come compagno di viaggio». Di fatto per essere «protagonisti della vostra vita» occorre diventare «uomini e donne che sanno pensare, amare, lottare e gioire come Gesù». Da qui l’invito a incontrare il Vescovo domenica 27 aprile nell’oratorio di San Leo e a scrivergli nel palazzo vescovile. di Giacomo Gambassi