Domenica 26 febbraio, una data da registrare nella memoria storica della parrocchia di San Leopoldo alla Pietraia: il vescovo monsignor Gualtiero Bassetti viene a visitare la nostra comunità. Le mie impressioni? Ce ne sono tante. Ma mi limiterò a descrivere solo tre momenti apparentemente marginali, che però mi hanno colpito profondamente.Primo momento: si svolge dopo la celebrazione eucaristica, durante il rinfresco che la comunità parrocchiale offre al Vescovo. Due bambini «rubano», senza rendersene conto, il posto al Vescovo. E lui, guardandoli con un bel sorriso affettuoso: «Spero che non solo oggi prendiate il mio posto, ma anche nella vita, consacrandovi al Signore e diventando anche voi sacerdoti e forse vescovi». Non suonano come un rimprovero le parole del Vescovo, ma in maniera giocosa ricordano a tutti, grandi e piccoli, la possibilità e l’urgenza di rispondere generosamente alla chiamata del Signore al servizio della Chiesa.Secondo momento: un atteggiamento del Vescovo che mi fa particolarmente riflettere. Durante il rinfresco monsignor Bassetti rimane sempre in disparte, come semplice spettatore di una festa che non vuole diretta alla sua persona, ma espressione della gioia e della partecipazione di tutta la comunità.Terzo momento: è l’omelia l’esperienza più profonda e formativa di tutto il pomeriggio . Il Vescovo, con parole semplici e sentimento sincero, rivolge il suo forte e accorato richiamo a vivere la parrocchia come «famiglia»: nel suo appello sentiamo tutto il suo amore e la sua premura pastorale perché la nostra comunità cresca nella fede, nella speranza e nell’amore fraterno.Ci conceda Dio di ricordare sempre con affetto filiale questo incontro con il Vescovo, facendo maturare le parole e gli insegnamenti che in questa occasione ci siamo sentiti rivolgere.