Arezzo - Cortona - Sansepolcro

«Cari catechisti, siete la voce di Dio  nel quotidiano»

Carissimi catechisti e catechiste, all’inizio di questo nuovo anno pastorale, desidero rivolgervi un pensiero carico di affetto e di riconoscenza. Voi siete come la voce e presenza del Vescovo in mezzo ai fanciulli, ai ragazzi, ai giovani, agli adulti e alle loro famiglie, ai quali portate il tesoro prezioso della parola di Dio, il vangelo della vita. A voi tutti dico il mio grazie per la generosità e l’impegno con i quali svolgete ogni giorno il vostro servizio nelle parrocchie, nei gruppi e nei vari ambiti dell’evangelizzazione. Conosco bene le difficoltà che incontrate nella comunicazione della fede in un mondo in rapido cambiamento, lo scarso aiuto da parte delle famiglie e della comunità, la disattenzione di tanti ragazzi o adulti ai quali rivolgete il messaggio cristiano. Eppure rimango sempre stupito dalla vostra fedeltà, che resiste ad ogni stanchezza e scoraggiamento e si apre con ancor più grande fiducia al Signore nella preghiera. Lo Spirito Santo vi consoli e vi faccia sentire quanto siate amati dal Signore, quanto la Chiesa e il vostro Vescovo contano su di voi. Vi affido con semplicità alcuni impegni. l Abbiate cura di promuovere nella catechesi la dimensione vocazionale. Dal sacramento del Battesimo scaturisce, infatti, ogni vocazione, in particolare la vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata. Voi siete i seminatori, che il Signore manda affinché il suo dono trovi terreno fertile nell’animo di tanti fanciulli, ragazzi e giovani. l Abbiate attenzione alle famiglie, gioia e preoccupazione del mio e vostro ministero. Spesso vi lamentate che la famiglia è assente, poco attenta e disponibile; non scoraggiatevi e mantenete alta la speranza. Piccoli gesti di amicizia e di dialogo, uniti alla vostra generosa testimonianza, potranno fare breccia nel cuore di tanti genitori. Non sottovalutate mai l’importanza che la famiglia, anche quella meno presente, ha nella educazione cristiana dei figli: una parola, un gesto, una preghiera, un invito rivolto dai genitori ai figli, penetrano come seme nel cuore dei piccoli. l Curate bene e con assiduità la vostra formazione, perché chi fa catechesi ha bisogno di catechesi. A questo scopo, vi raccomando la formazione permanente attraverso le varie proposte delle vostre comunità parrocchiali, come pure le iniziative promosse dall’Ufficio catechistico diocesano. Cari catechisti e catechiste, mantenete vivo lo spirito di preghiera, perché solo da essa possiamo attingere vigore e risultare credibili annunciatori e testimoni di Gesù Cristo Risorto. Desidero ripetervi l’invito dei Vescovi italiani in occasione della riconsegna del testo base del Rinnovamento della catechesi: «Non è principalmente la quantità del lavoro che fa crescere la comunità, ma la qualità; una Chiesa non la si organizza, la si genera con la fecondità dei carismi. E fra tutti i carismi quello della santità è il più fecondo. Al vigore del linguaggio, alla forza degli argomenti, alla efficienza delle strutture, la sensibilità dell’uomo moderno oppone resistenza: ma si arrende facilmente davanti ai segni della santità». A Maria, madre del Conforto e modello di ogni catechista, affido il vostro ministero chiedendo a Lei la sapienza del cuore e la gioia dello spirito, mentre vi rinnovo il mio grazie. Gualtiero Bassetti Vescovo