Vita Chiesa

CARD. RUINI: TROPPI CONTRASTI IN POLITICA, MODERARE LE POLEMICHE

Dopo la sentenza Previti, la “conflittualità” politica in Italia “è ancora aumentata, al punto che – se dovesse protrarsi – potrebbe recare gravi danni al paese”. Ne è convinto il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, che aprendo oggi i lavori della 51a Assemblea generale dei vescovi italiani (in svolgimento in Vaticano fino al 23 maggio) ha a invitato i rappresentanti politici ed istituzionali – i cui rapporti “sono caratterizzati da eccessivi contrasti, con la tendenza alla reciproca delegittimazione” – ad “una moderazione delle polemiche e una più precisa attenzione di ciascuno alle responsabilità che gli competono”, ma anche a “trovare soluzioni che meglio garantiscano la reciproca autonomia della vita politica e dell’amministrazione della giustizia, nel pieno rispetto delle regole proprie di uno Stato di diritto”. Un “altro versante” in cui “le divergenze e gli scontri sono forti e tendono ad acuirsi”, secondo il presidente della Cei, “è quello sindacale”: “Particolarmente rischiose – ha osservato il cardinale – appaiono per ripetute contestazioni nei confronti della Cisl, data la concomitanza con gesti di intimidazione di tipo terroristico”. Dopo aver lodato “il meritorio impegno delle forze dell’ordine per portare alla luce e neutralizzare i residui di una cospirazione sanguinaria e insensata” come quella che ha dato origine agli omicidi D’Antona e Biagi, Ruini ha chiesto “particolare equilibrio e lungimiranza” riguardo alla riforma del titolo V della Costituzione: anche se, ha affermato il presidente della Cei, “non si può rimanere nell’attuale situazione di incertezza su temi e competenze assai importanti e delicate, gli sviluppi in senso federale possono rappresentare una grande opportunità solo se non compromettono l’unità e la solidarietà dell’intera nazione”. Un discorso, questo, valido anche sul versante economico, in Italia “piuttosto stagnante” anche se passibile di “una certa ripresa”. Se non ci saranno, ha ammonito però Ruini, “significative modifiche” delle “condizioni strutturali dell’economia dell’Italia e di gran parte dell’Europa”, l’attuale “leggero miglioramento” dei dati sull’occupazione “non potrebbe proseguire a lungo”, mentre va intensificato “soprattutto in quelle aree del Meridione nelle quali il numero dei disoccupati è intollerabilmente alto”. Sir

Il testo integrale della Prolusione Ruini