Vita Chiesa

CARD. RUINI: IN POLITICA «SUPERARE LO STALLO». RILANCIARE IL SISTEMA ITALIA A PARTIRE DALLA FAMIGLIA

“Superare” la “situazione di stallo” ed “imboccare effettivamente la via di un confronto più pacato, concreto e responsabile”. Questa, per i vescovi, la “ricetta” per scongiurare la “sindrome di declino” di cui soffre il nostro Paese, alle prese da una parte con i “contrasti molto accesi, sia tra maggioranza e opposizione sia all’interno dei due schieramenti”, dall’altra con “gli inviti e anche i tentativi concreti di affrontare con un approccio il più possibile condiviso e corresponsabile i problemi di maggior rilievo della nostra società”. Aprendo il Consiglio permanente dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 25 marzo, il card. Camillo Ruini, presidente della Cei, ha definito “particolarmente contrastate e controverse” le riforme istituzionali, auspicando per esse “una visione d’insieme, coerente e capace di mostrarsi efficace, vantaggiosa e concretamente praticabile alla prova dei fatti”.

Un “clima almeno in parte nuovo”, ha proseguito il cardinale, “sembra delinearsi” invece in materia di giustizia, mentre il progetto di riforma delle pensioni, nonostante le “non poche modifiche”, continua ad “incontrare forti opposizioni”, con il “rischio” che prevalga una “dannosa situazione di incertezza”. Per quanto riguarda la “congiuntura economica”, per i vescovi italiani “rimane incerta in vari Paesi d’Europa”, tra cui l’Italia, dove “il nostro sistema di imprese mostra vari e a volte acuti punti di sofferenza, con inevitabili ripercussioni sul settore bancario e sulla fiducia dei risparmiatori“. Per la Cei, dunque, l’Italia “ha bisogno di un forte rilancio”, anche grazie a riforme “effettive, coraggiose ed equilibrate”, oggi “necessarie e a urgenti” in primo luogo per affrontare “con successo” i due nodi fondamentali “dell’incremento dell’occupazione” e dello “sviluppo complessivo” del Mezzogiorno, da cui “dipendono in misura rilevante il ruolo e il peso dell’Italia nel contesto delle nazioni europee”. “Operare per il rilancio demografico dell’Italia significa anche far crescere quegli atteggiamenti di fiducia, di voglia di futuro, di capacità di iniziativa e di responsabilità che sono forse, oggi, il più fondamentale bisogno del nostro popolo”, ha osservato ancora il card. Camillo Ruini, che ha rivolto un appello a gli “uomini di cultura” e agli “operatori della comunicazione” affinché collaborino con la Chiesa nell’“investire” le loro “migliori risorse nel sostegno della famiglia e nella formazione delle nuove generazioni, per aiutarle a dar vita a loro volta a famiglie sane ed autentiche”. Le “culle vuote”, ha sottolineato il cardinale citando il recente messaggio di Ciampi alle donne, “sono il vero, il primo problema della società italiana”, perché “la condizione prima e non sostituibile per il rilancio e per il futuro del cosiddetto ‘sistema Italia’ riguarda il nostro andamento demografico”. “Una più organica politica a favore della famiglia”, partendo dalla consapevolezza che “i figli non sono soltanto una scelta che riguarda i loro genitori, ma un bene e una necessità essenziale per l’intera società”: questa, in sintesi, la richiesta dei vescovi, che auspicano “misure concrete “ come una “ripartizione del carico fiscale” in base al numero dei componenti e al reddito della famiglia, una “politica della casa” a favore delle giovani coppie, un “incremento sostanziale dei nidi d’infanzia e delle scuole materne” e un “approccio al lavoro femminile” capace di “coniugare” realizzazione personale e “vocazione” alla maternità. Tutto ciò, ha concluso Ruini, promuovendo la “centralità della famiglia” come obiettivo “di lungo periodo, al di là degli interessi contingenti e di ogni divisione politica”. Sir

Il testo integrale della Prolusione card. Ruini (22 marzo 2004)