Anche in un Paese multireligioso, multietnico e multiculturale come il Kazakhstan, in cui i fedeli cattolici sono cittadini in senso pieno di questa terra, non si manca di porre in essere ogni forma di intesa con le istituzioni civili, per il maggior bene dell’intera popolazione. Lo ha affermato, oggi pomeriggio, il card. Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, nella messa nella cattedrale cattolica di Astana (Kazakhstan), ricordando la partecipazione al Vertice dei capi di Stato e di Governo dei Paesi dell’Osce e l’incontro con il presidente della Repubblica Nursultan A. Nazarbayev. In pari tempo ha sottolineato il porporato -, ho voluto incontrare i responsabili delle principali Comunità religiose del Paese, l’Islam e l’Ortodossia. Occorre infatti incoraggiare la collaborazione, in particolare quella tra cristiani e musulmani, perché, nel rispetto reciproco, ci si impegni ogni giorno, fianco a fianco, nell’umile ricerca della volontà di Dio. Senza l’odierna celebrazione eucaristica la mia visita nel vostro Paese sarebbe stata incompleta ha proseguito il cardinale -. Infatti, l’Eucaristia è la fonte da cui scaturisce la comunità ecclesiale e il fondamento su cui essa si edifica. Attorno all’altare si esprime, ha osservato il card. Bertone, l’unità che c’è tra di noi, la comunione della Chiesa del Kazakhstan con il successore dell’apostolo Pietro. Questa unità – ha aggiunto il cardinale – si fonda sulla fede di Gesù, testimoniata nei secoli, in questa terra asiatica, da numerosi cristiani, anche attraverso dure persecuzioni; alcuni di questi, fedeli servitori della Chiesa, che avevano manifestato la loro fede nel Signore Risorto, sono stati chiamati alla testimonianza suprema attraverso il sacrificio della propria vita. La consegna delle reliquie dell’apostolo Andrea, in questa celebrazione eucaristica, oltre a significare l’apostolicità della fede professata da questa Chiesa particolare, ci richiama a giudizio del segretario di Stato – la necessità di conformare in tutto la nostra vita a Gesù, nostro Signore; la necessità di testimoniare il Vangelo con il dono totale di noi stessi, fosse anche fino all’effusione del sangue. Invochiamo dal Signore ha continuato il card. Bertone – abbondanti doni spirituali per questa terra che, attraverso i suoi martiri, nei secoli ha dato una così significativa testimonianza di fedeltà al Vangelo. Dalla quotidiana celebrazione del Mistero pasquale la Chiesa in Kazakhstan è chiamata ad attingere ispirazione e forza, per poter continuare a testimoniare efficacemente la fede anche nel mondo secolarizzato di oggi. Nell’omelia il porporato ha ricordato la figura di San Francesco Saverio, di cui oggi ricorre la memoria liturgica.Sir