Sono lieto di trovarmi ad Astana, capitale della Repubblica del Kazakhstan, questo nobile ed esteso Paese situato nel cuore del territorio eurasiatico. Desidero esprimere la mia profonda gioia di poter visitare questa vostra Cattedrale dell’Assunzione, recentemente aperta al culto: si è aperto con queste parole il discorso del card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, giunto con una delegazione per prendere parte al vertice dei Capi di Stato o di Governo dei 56 Stati partecipanti all’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), di cui la Santa Sede fa parte. Nel saluto alla Chiesa ortodossa del Kazakhstan il card. Bertone ha espresso l’auspicio, a nome di Papa Benedetto XVI, che questo nostro fraterno incontro (possa) suscitare un rinnovato impulso a congiungere gli sforzi, perché in un futuro non lontano i discepoli di Cristo proclamino con una sola voce e un solo cuore il Vangelo, messaggio di speranza per l’intera umanità. Ringraziando le autorità kazakhe per l’invito, ha poi aggiunto: ho da subito pensato alla gioia di potermi recare in un Paese nel quale vi sono ampie possibilità per una serena e proficua convivenza religiosa. In tale contesto, per noi Cristiani il dovere dell’amore reciproco è tanto più urgente: siamo infatti chiamati a dare testimonianza a tutti, con le parole e con le opere, che Dio è Amore. Il card. Bertone ha quindi fatto riferimento all’incarico affidatogli dal Santo Padre Benedetto XVI, di consegnarvi un frammento delle insigni Reliquie dell’apostolo sant’Andrea, che sono venerate in Italia, nella città di Amalfi. Questa consegna, – ha sottolineato – che sono onorato di effettuare nelle mani di Sua Eminenza il Metropolita Alexander, avviene in risposta alla devota richiesta che il suo predecessore, Metropolita Mefodji, e l’Arcivescovo Tomash Peta, Metropolita cattolico, hanno congiuntamente rivolto al Papa Benedetto XVI. Il Pontefice, volendo venire incontro volentieri all’ardente desiderio, ha deciso di destinare alle rispettive Chiese due frammenti delle preziose Reliquie. Tale scelta riveste profondo significato, in quanto sottolinea la comune venerazione degli Apostoli. Dopo aver descritto la figura dell’Apostolo Andrea, in rapporto al fratello Pietro (Andrea – ha ricordato – è stato il primo a porsi nella sequela del Signore), si è soffermato sulla preghiera per ricevere da Dio il dono prezioso dell’unità tra tutti i cristiani, facendo nostra l’invocazione che Gesù elevò al Padre per i suoi discepoli: Perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato’.Sir