Un appello a favore della libertà religiosa quale caposaldo della civiltà dei diritti dell’uomo e garanzia di autentico pluralismo e vera democrazia. A rivolgerlo è stato oggi il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, che nella prolusione al Consiglio permanente dei vescovi italiani(testo integrale) ha denunciato il quasi silenzio della comunità internazionale sulle persecuzioni dei cristiani in India e la pulizia religiosa in Iraq. La libertà religiosa ha spiegato il cardinale definendo false polarità alcune istanze che puntano a contrapporre il vertice e la base nella Chiesa – non è un optional che gli Stati concedono ai cittadini più insistenti, né una concessione paternalisticamente riconducibile al principio della tolleranza, ma il caposaldo delle libertà ed il criterio ultimo della loro salvaguardia. Quanto al rischio di cristianofobia in Europa, per Bagnasco c’è una derivazione concettuale tra la disinvolta pratica del relativismo, gli eccessi antireligiosi e anticristiani e la regressione culturale ed etica delle società. Di qui la necessità di superare la situazione di stallo in cui si trova la costruzione europea per radicare l’Europa nella coscienza dei popoli e dare legittimità morale a carte e trattati senza contrapporsi artificiosamente alle tradizioni e alle culture delle nazioni.Sir