“La casa è un bene primario: la speculazione sulla casa è moralmente riprovevole, è qualcosa di simile per molti aspetti all’usura”. Così il cardinale Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze, ha chiuso il convegno di studio sull’emergenza casa organizzato dall’Ufficio di Pastorale Sociale e Lavoro della Diocesi di Firenze. Antonelli ha richiamato cinque impegni: mettere il problema casa al centro del dibattito politico, rilanciare l’edilizia pubblica a favore dei meno abbienti, incentivare l’edilizia privata ad affitti calmierati, l’impegno contro gli affitti esosi e speculativi. “Su questo – ha detto – dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica, non possiamo rassegnarci. Serve un impegno creativo e perseverante dei cristiani e di tutte le persone di buona volontà, ritrovando la passione che contraddistingueva Giorgio La Pira”.“Il compito della Chiesa – ha sottolineato l’arcivescovo – non è quello di offrire soluzioni tecniche, ma di richiamare l’attenzione su un tema che è molto sentito dalle famiglie coinvolte ma trascurato dai media e quindi dall’opinione pubblica”. Accanto a questo, la Chiesa fiorentina promuove anche alcune “opere segno”: nel convegno di stamani è stato ricordato il “Villaggio Giubileo” costruito dalla Diocesi sulle colline di Montespertoli (24 appartamenti ceduti in affitto a giovani coppie a 284 euro mensili), ed è stata annunciata la possibilità di realizzare interventi simili in altri Comuni: alcuni contatti sono stati presi con Certaldo, Scandicci e Campi Bisenzio. “Ci auguriamo – ha affermato il Cardinale – che interventi simili possano essere realizzati anche da altri soggetti, pubblici e privati”.