(ASCA) – Oltre 200 tra deputati, senatori, europarlamentari e consiglieri regionali di tutti gli schieramenti politici, garanti per i diritti delle persone private della libertà, ma anche magistrati di sorveglianza, presidenti di tribunali e procuratori generali, nel week-end di Ferragosto si uniranno alla comunità penitenziaria per una ricognizione approfondita della difficilissima situazione delle carceri italiane in quello che si sta rivelando l’anno più duro. Torna per la seconda edizione, da domani venerdì 13 agosto a domenica 15, in tutta Italia, l’iniziativa dei Radicali Ferragosto in carcere, una massiccia visita ispettiva nei 216 istituti di pena sul territorio nazionale. Mai in passato, spiega una nota dei radicali, i detenuti ristretti nelle nostre carceri sono stati così tanti (68.206) e il personale di ogni livello così ridotto nel suo organico. Ciò ha comportato e comporta che oggi – più che nel passato – il carcere sia sempre di più (e spesso esclusivamente) il luogo della pena che poco o niente ha a che vedere con quanto sancito dall’art. 27 della Costituzione Italiana secondo il quale le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Anche il ricorso eccessivo, e spesso illegittimo, allo strumento della custodia cautelare in carcere stride con il principio costituzionale in base al quale ‘l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitivà. Per altro verso, l’art. II-64 della Costituzione Europea, stabilisce che ‘nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti’. Dall’inizio dell’anno, proseguono i radicali, sono 41 i detenuti suicidi nelle carceri italiane, mentre il totale dei detenuti morti nel 2010, tra suicidi, malattie e cause da accertare arriva a 106 (negli ultimi 10 anni i morti di carcere sono stati 1.703, di cui 594 per suicidio). Nei primi sette mesi del 2009 (anno che ha fatto registrare il ‘record storicò di suicidi in carcere, con 72 casi), il numero dei detenuti suicidi era attestato a 31. Un numero inferiore, quindi, rispetto a quest’anno. Un trend negativo che, a meno di clamorose inversioni, a fine anno rischia di produrre un numero di decessi in carcere mai visto, né immaginabile fino a pochi anni fa. Ma non sono soltanto i detenuti a ‘morire di carceré: da inizio anno già 4 agenti di Polizia penitenziaria si sono tolti la vita e il 23 luglio si è ucciso anche il Provveditore alle carceri della Calabria, Paolo Quattrone. Tra i promotori del Ferragosto 2010 in carcere anche Radio Radicale, con il direttore Paolo Martini, i capigruppo in Commissione Giustizia alla Camera Matteo Brigandì (Lega), Enrico Costa (PdL), Donatella Ferranti (PD), Elio Vittorio Belcastro (Gruppo misto), Federico Palomba (IdV), Roberto Rao (Udc), oltre al Segretario di Radicali Italiani Mario Staderini.