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CARCERE: CARD. MARTINO, SÌ AL SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE DEI DETENUTI E DELLE VITTIME

La difesa dei diritti umani dei detenuti rappresenta “una delle principali sfide che i cappellani delle carceri debbono affrontare giacchè la violazione di tali diritti nelle prigioni provoca maggiore emarginazione, esclusione e sofferenza”. E’ quanto ha affermato il card. Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, parlando a circa 200 cappellani, religiosi e laici impegnati nella pastorale penitenziaria, provenienti da 56 paesi del mondo, riuniti per il XII congresso della Commissione Internazionale per la Pastorale Cattolica nelle prigioni (Iccppc). Per il porporato lo scopo della pastorale penitenziaria è quello di rendere “concreta e tangibile la misericordia e la compassione del Buon Samaritano nel mondo carcerario”. La pena di morte, ha quindi detto il card. Martino che in precedenza aveva rivolto un appello alle autorità texane a favore di Joseph Lave, “impoverisce la società che la legittima e la pratica, incorre in gravi pericoli come il punire irrimediabilmente degli innocenti”. Secondo il presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace la pena capitale costituisce “una palese offesa dell’inviolabilità della vita umana, elimina ogni possibilità di recupero sociale degli autori di delitti e, per quanti credono nel Dio della vita e della misericordia, rappresenta un disprezzo dell’insegnamento evangelico del perdono”. Nel suo intervento il card. Martino ha poi auspicato il rinnovamento del sistema carcerario con “l’adozione più estesa di pene alternative alla reclusione, per una più efficace prevenzione dei delitti” e per il “reinserimento sociale dei carcerati una volta scontata la pena”. Il cardinale ha inoltre raccomandato una “maggiore attenzione” e “appoggio” alle vittime dei reati, la necessità di “una coraggiosa denuncia profetica di ogni tipo di tortura nelle carceri di tutto il mondo” e il sostegno alle famiglie dei detenuti, evitando qualsiasi forma di marginalizzazione.Sir