Cultura & Società

«Carabinieri7», la Toscana «arruola» la caserma più nota della tv

di Massimo G. Benicchi

E’ oramai un fatto di costume: Montepulciano ha «soffiato» il set di Carabinieri 7 a Città della Pieve. E con l’arrivo di maestranze, troupe ed attori della popolare serie televisiva di Canale 5, ampiamente divulgato grazie anche al fervore del Sindaco, nella cittadina del Poliziano cresce la curiosità ed anche l’attesa per i «turisti da fiction».

A giudicare da quanto accaduto nella città umbra con le precedenti edizioni, il fenomeno non è secondario, visto che intere comitive sceglievano la visita al set come obiettivo della escursione  per recarsi a Città della Pieve, piuttosto che gli affreschi del Perugino. Non c’è da stupirsi di tutto ciò: il luogo dove la serie è ambientata – la location – non è un semplice sfondo alla trama come normalmente avviene in altre sceneggiature «residenti» in borghi di pregio; in questo caso Montepulciano diventa un vero e proprio elemento della fiction, con il suo carattere, la sua storia e le manifestazioni e tutto ciò che ne consegue. Si tratta di una vera e propria scelta editoriale che ne ha fatto la fortuna in termini di ascolto e longevità del programma, un gruppo di personaggi dai caratteri definiti in una situazione dove il tocco giallo e investigativo non è mai esagerato, nessuna violenza o scene equivoche, anzi, ciò che in definitiva emerge è il tono rosa e da commedia che crea attesa per il successivo episodio ed un approfondimemento sulla conoscenza della «famiglia di Carabinieri 7».

Il Maresciallo Morri, infatti, viene trasferito al nuovo incarico nella caserma di Montepulciano per crescenti problemi di ordine pubblico e per il contemporaneo pensionamento del precedente comandante della stazione. Data la straordinarietà della situazione gli viene concesso di portare alcuni carabinieri nella nuova, vicina sede, senza ovviamente sguarnire quella umbra. Lo seguono, così, il maresciallo Contini (Walter Nudo), l’appuntato Romanò (Andrea Roncato) e il Brigadiere Mura (Alex Partexano), o Roberta Giarruso nei panni del brigadiere Martini ed altri. Ne nascono situazioni e personaggi inediti, e soprattutto la «famiglia» si allarga a nuovi componenti. Tra le inedite partecipazioni, infatti, spicca la presenza di Katia Ricciarelli impegnata nella interpretazione di una estroversa e dinamica notabile poliziana, molto attiva nella vita sociale del paese, o di un bonario e brontolone Appuntato che ha in mano le redini della caserma di Montepulciano interpretato da Dario Ballantini. Grande ritorno è quello di Paolo Villaggio, sparito dalle edizioni più recenti. Dopo avere interpretato un ingenuo e stralunato Giovanni, questa volta interpreta il fratello gemello acuto e sagace, un frate francescano: padre Paolo, impegnato nella attività pastorale della Chiesa locale. Dopo un timido tentativo nelle prime serie, torna sotto le spoglie del frate francescano una figura ecclesiastica che interagisce con il gruppo di Carabinieri. Sarà forse perché i tempi sono cambiati, o è cambiata la realtà nella quale è ambientata la commedia, o forse perché il Vescovo di Montepulciano, quello vero, è un francescano… resta il fatto che nella sceneggiatura prevale spesso il risvolto psicologico e morale e un Padre seguace di San Francesco appare… di giusta taglia.

Anche la collaborazione con l’Arma dei Carabinieri si consolida, la scelta di una attività prossima, vicina alla gente, che aiuta i cittadini a risolvere i problemi appare infatti in linea con la vocazione della Benemerita e con la adesione della sceneggiatura ad una realtà di cronaca trattata con garbo e mai troppo allarmante per gli abitanti ed i turisti.

Insomma gli ingredienti per una bella e duratura avventura appaiono ben dosati, non resta che aspettare l’impatto del gradimento da parte del pubblico di prima serata alla quale è rivolta la serie di 28 episodi da 50 minuti l’uno (due per ogni serata), che saranno trasmessi nel 2008. E la popolazione locale, operatori turistici in prima fila, aspetta anche l’attesa ricaduta in termini di immagine, che valorizza molti degli scorci e monumenti di Montepulciano protagonisti della location. Prima fra tutti la Fortezza, sede della «nuova» caserma e l’immancabile Bar Germano, frequentato dai nostri Carabinieri. Diventerà in breve un luogo-cult come il corrispondente di Città della Pieve? Famoso anche per gli aneddoti? E qullo che segue è stato raccolto di prima mano: il gruppo di turisti ferma il Carabiniere in divisa che passa: «La prego si faccia fotografare con noi davanti al Bar Pippo, l’originale, proprio quello della fiction». «Ma signora – replica l’appuntato – io sono un carabiniere vero…». Secca e disarmante la risposta: «Non fa niente, non si preoccupi, la foto gliela facciamo lo stesso».