Dopo migliaia di immigrati clandestini arrivati in Italia, non capisco perché tanto accanimento contro i profughi sudanesi della «Cap Anamur». La nostra tradizione cristiana (e, perché no, anche marinara) ci dovrebbe imporre di soccorrere i naufraghi a prescindere dai motivi per i quali sono finiti in mare.Lettera firmataSienaLe vicende dei profughi della «Cap Anamur» non si sono ancora concluse e alcuni risvolti rimangono per ora oscuri. Non sappiamo, ad esempio, se il comportamento del capitano della nave sia stato improntato solo a solidarietà umana o se invece abbia deliberatamente utilizzato la tragedia di questi 37 profughi per mettere in difficoltà il nostro governo. E non è chiaro se siano profughi sudanesi come affermano i missionari comboniani che li hanno assistiti o emigranti da altri paesi, come invece sostiene il governo. Ma il comportamento delle nostre autorità non mi è parso esemplare, sia per il lungo tira e molla che ha preceduto l’attracco, sia per come ha gestito la richiesta d’asilo. E non ci consola affatto il constatare che la Germania ha fatto anche peggio di noi.Claudio Turrini