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CAP ANAMUR: MISSIONARIO, «LA MAGGIOR PARTE SONO SUDANESI»
“Sono stato sulla Cap Anamur per tre giorni a fianco dei 37 profughi e posso assicurarvi che la maggior parte di loro sono di origine sudanese. Vorrei precisare che sono stato, come missionario, in Sudan 18 anni (soprattutto all’Ovest) e per altri 18 anni sono stato tra i profughi sudanesi (provenienti dal Nord, Sud, Est, Ovest del Sudan) in Egitto “. Lo ha detto poco fa alla MISNA padre Cosimo Spadavecchia uno dei due missionari comboniani che il 10 luglio scorso sono stati autorizzati a salire a bordo dell’imbarcazione appartenente alla organizzazione non governativa tedesca Cap Anamur. Padre Spadavecchia, esperto di Islam recentemente rientrato in Italia dopo trent’anni passati tra il Sudan e l’Egitto, ha sostanzialmente smentito le voci secondo cui i profughi della Cap Anamur siano di nazionalità ghanese e nigeriana.