Vita Chiesa
«Campo scuola story»: le emozioni dei tempi eroici
Sono passati quarant’anni da quando l’Azione cattolica inaugurava, in Toscana, la stagione dei campi scuola regionali. Un’età «pioneristica» che ha dato il via alle varie esperienze diocesane. Mons. Icilio Rossi, attualmente vicario generale della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, ricorda quel periodo.
di Icilio Rossi
Non è per nulla facile racchiudere in poche righe, la storia che 3700 giovani hanno scritto con la loro partecipazione ai Campi Regionali che, prima fra tutte, l’Azione cattolica ha organizzato a partire dagli anni ’70 e ’80!
Campitello di Fassa, Carbonin, La Mendola, Soraga, Sappada, Passo Falzarego: sono località che balzano nei ricordi di tanti giovani che incontro tuttora, attestanti l’importanza dell’esperienza vissuta, determinante, in moltissimi casi, del loro futuro di cristiani e di laici impegnati.
Quante amicizie sono nate da tali rapporti, sia pure nella reciproca libertà di scelta di vita ma sempre nello spirito di integrazione e di complementarietà!
Quanto mai significativo è stato anche il rapporto con i Centri Diocesani Vocazioni! È stato in questo periodo infatti, che si sono diffusamente maturate le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.
Eravamo, infatti, (…ma la storia si ripete!) in tempi in cui il criticare preti, la Chiesa rappresentava lo scoglio presso il quale si infrangevano, sia pure ingiustamente, i tentativi dei giovani alla partecipazione.
Questo è veramente bello e motiva la nostra profonda riconoscenza a Colui che è capace di cose grandi!
Vorrei, da queste pagine, salutare i 3700 giovani e le loro famiglie e dire loro: grazie!