Lucca

Camaiore, risponde il candidato sindaco Giampaolo Bertola

Bertola, gà sindaco di Camaiore per due mandati dal 2002 al 2012, ha 65 anni, per 30 anni ha lavorato per il Banco di Roma. A questa tornata è sostenuto dalle liste civiche «Il Futuro nelle Radici» e «Insieme per Crescere», assieme a Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord.

Quali sono i progetti per il volontariato e per le associazioni presenti sul territorio?Ho sempre sostenuto il mondo dell’associazionismo locale, che considero un patrimonio unico, da valorizzare e promuovere, partendo da una maggiore comunicazione delle attività svolte e da un più ampio coinvolgimento dei cittadini. Il punto di partenza sarà il ripristino di incentivi economici e di convenzioni, per avviare collaborazioni in vari settori: cultura, turismo, tradizioni, protezione civile, sicurezza. In particolare, concederemo l’utilizzo gratuito di attrezzature comunali (palchi, transenne etc…) e garantiremo un’ottimizzazione dell’uso e dell’accessibilità delle strutture sportive; nel settore sociale, ambito di particolare rilevanza, sarà fondamentale il coinvolgimento delle associazioni: ci affiancheremo alle realtà che già operano nel settore, con contributi sia logistici che materiali, per dare un sostegno concreto a tutte le fasce di età e a tutti i cittadini. La sinergia tra istituzioni e associazionismo sarà una delle carte vincenti della mia Amministrazione. Quali forme di partecipazione intende promuovere per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte comuni e favorire un superamento della diffusa disaffezione nei confronti della politica?Un’autentica partecipazione è la base di una politica che sappia tener conto dei bisogni e delle necessità del territorio. Sarà prioritario l’ascolto dei cittadini e delle loro esigenze: la nostra sarà un’Amministrazione sempre aperta e soprattutto vicina ai camaioresi, che troveranno ogni giorno in Municipio il Sindaco e la Giunta. Potenzieremo la comunicazione di tutto ciò che riguarda la macchina amministrativa, scegliendo e diversificando gli strumenti di informazione, in base ai diversi target di riferimento; giovani, anziani, categorie economiche, tecnici saranno coinvolti in un percorso di autentica democrazia partecipata. Per far riavvicinare il cittadino alla politica, favoriremo il decentramento e riconosceremo i comitati di quartiere come entità autonome, con un delegato di zona che seguirà i cittadino e le varie pratiche, fino alla loro conclusione. Infine attiveremo il “Bilancio Partecipato”: i cittadini potranno decidere a quali opere destinare una parte del bilancio comunale. Che cosa pensa di fare per la trasparenza della pubblica amministrazione?Trasparenza e legalità non devono essere una bandiera ma devono trasformarsi in azioni concrete; i cittadini verrano coinvolti nelle scelte e potranno valutare costantemente i vari interventi e le diverse azioni amministrative. La correttezza dovrà essere abbinata allo snellimento burocratico, alla semplificazione e all’efficienza amministrativa. Un esempio? Introdurremo in tutti gli uffici la “Regola del sì”: sarà consentito tutto ciò che non è espressamente vietato o dannoso. Un modo, questo, per semplificare velocemente e concretamente la vita dei cittadini. Di fronte al fenomeno immigratorio, che investe anche la popolazione camaiorese, quali politiche intende attuare per un’effettiva integrazione nel rispetto delle diversità culturali?L’attuale situazione internazionale ci pone inevitabilmente di fronte alla questione dei migranti, con tutte le conseguenti problematiche riguardanti lo Stato e l’Unione Europea, problematiche che si riversano sui territori locali. In questo contesto, ci sembra doveroso tenere in considerazione, anzitutto, le esigenze dei cittadini, garantendo loro la massima trasparenza e la condivisione dei progetti e delle linee da seguire. Per un’integrazione effettiva e non solo di facciata è necessario, infatti, che i camaioresi siano coinvolti nelle decisioni su questo tema e che non subiscano imposizioni dall’alto. Bisogna superare la logica dell’emergenza e dell’accoglienza passiva; dobbiamo lavorare affinché le diversità culturali diventino una risorsa e non un motivo di scontro: solo in questo modo eviteremo forme di discriminazione e getteremo le basi per un confronto autentico. Quali processi a lungo termine (ovvero pensando ai figli e nipoti) intende avviare nei confronti dei paesi e del territorio di Camaiore, dalle sue tradizioni al suo ambiente naturalistico?Nel mio programma non sono inseriti solamente interventi a breve termine, ma abbiamo pensato ad alcuni progetti ambiziosi, che possano garantire solide basi anche per le future generazioni. Il punto di partenza saranno le nostre tradizioni, che non devono essere superate ma vanno anzi valorizzate e promosse; dalle nostre “radici” sarà possibile iniziare un percorso di crescita, che guarda al futuro. Il nostro è un territorio molto vasto, con un immenso patrimonio culturale e naturalistico, che ha bisogno di essere promosso e fatto conoscere. Per questo vogliamo creare un percorso ideale, che congiunga il mare alle colline, passando attraverso la pianura e il Capoluogo; perché tutto questo non rimanga solo un sogno, abbiamo pensato a progetti concreti, che attueremo anche grazie al ricorso a finanziamenti privati, indispensabili per far crescere il nostro Comune. Completeremo la caratterizzazione di Lido di Camaiore con grandi opere, attraverso un piano di sviluppo dell’area Magazzeno e la costruzione di una struttura polivalente nella zona Bussoladomani, che permetta il prolungamento culturale della stagione. Ci impegneremo per un’autentica rinascita del centro storico e delle frazioni collinari, con la realizzazione di una funivia/monorotaia per Metato – Alpe di Cima – Campo all’Orzo. Non ci accontenteremo di far “sopravvivere” Camaiore, ma metteremo in campo concrete opportunità di crescita e di sviluppo sostenibile, sempre attenti alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente e del nostro splendido territorio.