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CALCIO: PROCESSO; FIORENTINA IN B, CITTA’ SI RIBELLA

Per ora è B, e con 12 punti di penalizzazione, ma nessuno ci sta. Né la Fiorentina, con Diego Della Valle che parla di “teorema” e il mister Prandelli che si sente “tanta rabbia in corpo”, né la città, sindaco Leonardo Domenici in testa, che definisce la sentenza “non giusta”. Unico per tutti lo scenario prossimo possibile: ricorrere, in tutte le sedi opportune, contro la decisione della Caf. Così come unico è l’invito ai tifosi: stare calmi e mantenere la protesta “nei limiti della ragionevolezza”, sottolinea il sindaco. Qualche intemperanza, ma nessun situazione critica, c’é stata in seguito alla sentenza.

I tifosi (ma non erano presenti quelli dei club organizzati) si erano mobilitati già da metà pomeriggio. In circa 300 si erano ritrovati allo stadio Franchi – dove la scritta più gettonata è ‘Firenze, stavolta non tollera soprusi’ – ridottisi poi di numero quando sono arrivate le notizie da Roma, salvo poi ingrossarsi nuovamente. Dopo un tentativo di entrare alla stazione di Campo di Marte, in circa 200 hanno bloccato il viale dei Mille, che porta allo stadio. Il corteo viola si è poi spostato sui viali di circonvallazione, creando qualche blocco del traffico, ma non problemi di ordine pubblico.

Per lunedì prossimo, intanto, i capi dei club organizzati, in trasferta a Folgaria dietro la squadra in ritiro, hanno annunciato una maxi adunata sotto la curva Fiesole, invitando tutta la città per dimostrare che “non siamo come ci hanno descritto”. Ai Della Valle l’invito è di andare “fino in fondo, rivolgersi al Tar, al Consiglio di Stato e via ancora – spiega Stefano Sartoni, uno dei leader della Fiesole – E non ci importa se questo dovesse costringere la Fiorentina a stare fuori dal calcio per anno”. “La Fiorentina lotterà con ogni mezzo, ed in ogni sede competente, affinché venga accertato il reale andamento dei fatti e l’assoluta estraneità ad ogni ipotesi di illecito”, è la risposta della società viola, che parla di sentenza “profondamente ingiusta”. “C’é un teorema che ha preso l’attenzione di tutti. Bisogna fare in modo che la gente coinvolta si possa difendere”, il commento ai microfoni della Rai del patron della Fiorentina Diego Della Valle che dalla Caf ha avuto 4 anni di inibizione. Il fratello Andrea ne ha avuti invece 3 anni e mezzo così come l’ad Sandro Mencucci. “Rimango totalmente tranquillo – ha aggiunto Della Valle – che qualcuno ci voglia giudicare sui fatti”. “Siamo in uno stato d’animo imbarazzante, abbiamo tanta rabbia in corpo, eravamo qui per preparare i preliminari di Champions league e invece ci ritroviamo in questa situazione”, le parole di Prandelli, dal ritiro di Folgaria. (ANSA).

Calcio, sentenza choc